ANNO 14 n° 116
Ferrovia storica: c'č una svolta in vista
Nencini assicura l'attenzione del Ministero sulla riapertura della tratta
08/11/2017 - 15:43

VITERBO - Si profila una svolta sulla richiesta dei sindaci della Tuscia relativa alla riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Sutri Orte.

Ad annunciarla al presidente del Comitato per la riapertura della ferrovia, è il vice ministro Riccardo Nencini, con la email arrivata oggi, in cui dice che 'è in corso un lavoro congiunto con il ministero dei Beni Culturali per i decreti. Se ne sta occupando la segreteria di Del Rio. Ho già parlato con i suoi funzionari e con i dirigenti del ministero di Franceschini'.

Quanto annunciato dal vice ministro Riccardo Nencini è stato accolto con piena soddisfazione da parte di tutti i componenti del Comitato.

Le tante iniziative prese, raccolta di firme, riunioni, comunicati, convegni e proposte, dai cittadini, dalle associazioni e comitati e dai sindaci del comprensorio, della provincia di Viterbo, di Rieti, di Roma e del Centro Italia (Umbria e Marche) sono state così coronate da successo.

'Voi Sindaci - scrive il presidente del Comitato, Raimondo Chiricozzi - avete svolto una azione concreta importante, il Ministero dei Trasporti sta lavorando alla attuazione delle proposte, anche con il coinvolgimento del Ministero dei Beni culturali. Ora, grazie al vostro aiuto determinante, registriamo, con piacere, che la volontà politica esiste. Tutti hanno riconosciuto l'importanza che riveste la riapertura delle linea per tutto il Centro Italia e quindi non possono più essere avanzati ostacoli, artificiosi o di ordine finanziario'.

'Per evitarlo non possiamo però cullarci sugli allori - aggiunge Raimondo Chiricozzi - Ci sono ancora dei passi da compiere e dovremo ancora richiedere il vostro impegno e l'impegno di tutti per stimolare Stato e Regioni soprattutto la Regione Lazio, al reperimento dei finanziamenti necessari per la riapertura completa di tutta la linea ferroviaria. Gran parte dovrebbe essere la stessa FS o RFI a garantirli, quindi lo stesso Stato e i privati. Occorre che ogni Ente continui a fare la sua parte'.

'Ciò è possibile attraverso la messa in piedi di un tavolo permanente - prosegue il presidente del Comitato - per il reperimento dei fondi necessari finalizzati alla riapertura della linea, ora a fini turistici e quindi merci e viaggiatori. Ci auguriamo venga al più presto concretizzato con il coinvolgimento di tutti gli attori in campo interessati allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Centro Italia, Comuni, Provincie e Regioni, Roma metropolitana, che dovrebbe essere tra le prime ad usufruire dell'allontanamento dei treni merci dal nodo di Roma, per favorire il trasporto pendolari, l'Autorità portuale di Civitavecchia, l'Interporto Centro Italia di Orte'.






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