ANNO 14 n° 79
Ferragosto in carcere, un appello a parlamentari e consiglieri regionali a visitare Mammagialla
La proposta di Giacomo Barelli
12/08/2018 - 11:07

VITERBO - La mancanza di ''qualità'' si avverte in ogni settore della Giustizia ed in particolare modo in quello penitenziario, dove alla privazione della libertà si accompagna spesso la vera e propria illegalità dello stato di detenzione. Una violazione di diritti, di cui pochissimi si fanno carico e, nell'indifferenza collettiva, si continuano a calpestare principi costituzionali e di elementare civiltà.

''Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri... Perché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione'' diceva Voltaire nel diciottesimo secolo e questo è un concetto che sta alla base dell'art 27 della nostra Costituzione , tuttavia la politica spesso se ne dimentica.

Come consigliere comunale di Viterbo la legge non mi consente di far visite ispettive al carcere nemmeno a quello della mia città la ''casa circondariale di Mammagialla''.

Tuttavia ritengo opportuno, cosi come ha insegnato Marco Pannella, lanciare un appello a tutti quei soggetti politici che ai sensi dell'art 67 dell'ordinamento penitenziario hanno questa facoltà a voler visitare, magari insieme, il giorno di ferragosto il carcere di Mammagialla.

In particolare mi rivolgo ai nostri parlamentari di Viterbo onorevoli e senatori, nonché anche ai nostri parlamentari europei, ai nostri consiglieri regionali del Lazio facciamo insieme una vista ispettiva al carcere di Viterbo il 15 Agosto per dimostrare la nostra attenzione e la nostra vicinanza ai problemi di chi vi lavora e della popolazione carceraria-

Nei carceri sempre sovraffollati e con forti deficienze di organico della polizia penitenziaria, tuttavia ci finiscono per la maggior parte dei casi persone emarginate, tossicodipendenti o malati psichiatrici che dovrebbero essere curati e migliaia di altri che avrebbero diritto a pene alternative, e invece possono fare poco e niente, questo è uno dei gravi problemi dell'Italia è il problema della giustizia, col suo carico di milioni e milioni di procedimenti penali pendenti a cui ancora oggi non siamo riusciti a dare una risposta adeguata rispettosa della nostra costituzione e delle esigenze dei nostri cittadini.

Cio' detto anche alla luce dei tanti troppi fatti di cronaca che hanno funestato questo 2018 che tra aggressioni e suicidi dimostra ancora una volta le difficile condizioni in cui versa il nostro sistema carcerario oramai al vicino al collasso e per il quale il carcere di Viterbo purtroppo non fa eccezione credo che sia necessario che la politica Viterbese batta un colpo e si faccia carico a speranza di portare alla ribalta un mondo che viene censurato e dimenticato-

Forse hanno ragione le camere penali quando invitano la politica a ''meno visite maggior impegno per la legalità'' ma allo stesso tempo i penalisti italiani hanno sempre ribadito che ''solo con una classe politica preparata e pronta a sfide anche impopolari, ma profondamente giuste, utili e ormai indispensabili per il nostro Paese, l'attività degli Stati Generali sull'Esecuzione Penale troverà concreta applicazione e l'impegno di coloro che vi stanno lavorando non sarà vano'' ed è per questo che ribadendo la mia disponibilità ad esserci spero che il mio appello non cada nel vuoto e che almeno alcuni dei nostri rappresentanti lo raccolgano.

Giacomo Barelli

Consigliere Comunale Capo gruppo liste civiche Viva Viterbo e Area Civica






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