ANNO 14 n° 88
Femminicidio Sutri
Inquirenti: 'Il fendente
mortale alla carotide''
21/11/2014 - 02:01

di Alessia Serangeli

VITERBO – Agaj Asilan è stato ascoltato ieri dagli inquirenti e ha ammesso di fronte al gip Salvatore Fanti e al pm titolare del fascicolo Chiara Capezzuto le sue responsabilità. Così come aveva già riferito ai carabinieri subito dopo aver ucciso a coltellate la compagna, Asilan, assistito dall’avvocato Elisabetta Centogambe, ha confermato di esser stato lui ad ammazzare Brunilda Hoxa. Quello che resta un mistero è invece il movente. L’albanese ha riferito di non ricordare nulla di quel tragico pomeriggio dell’11 novembre, di essersi pentito e di volerla fare finita. Intanto viene a galla qualche indiscrezione circa le prime risultanze dell'esame autoptico eseguito ieri l'altro all'obitorio dell'ospedale San Lazzaro sulla salma di Brunilda Hoxa.

Sull'ispezione cadaverica, per la relazione definitiva il medico legale Giorgio Bolino, professore dell'Università La Sapienza di Roma, si è preso sessanta giorni di tempo. Nel frattempo, però, è emersa tutta l'efferatezza del delitto. ''Le coltellate inferte alla vittima non sono sei come riscontrato durante il primo esame esterno, ma almeno venti, compresa quella mortale che le ha reciso la carotide''. Tuttavia, spiegano gli inquirenti, ''sarà l'equipe medico legale ad accertare il numero esatto dei fendenti''. Anche per il femminicidio di Barbarano Romano, sulle prime si era parlato di una ventina di coltellate, poi con l'autopsia si scoprì che Anna Maria Cultrera fu trucidata dal compagno Antonio Matuozzo (recentemente condannato a trent'anni di carcere) con oltre cinquanta fendenti.

I carabinieri della Compagnia di Ronciglione, nel frattempo, continuano a lavorare a tamburo battente.

Scavano nella vita dell'albanese 53enne ed in quella della vittima 31enne, madre di tre figli: una di 12 anni, uno di 7 e un altro di 14. Mentre i primi due sono stati affidati agli assistenti sociali del Comune di Sutri, il più grande era tornato in Albania già qualche tempo prima della tragedia.

Dopo aver scoperto che l'uomo già nel 2001 aveva ucciso la moglie a picconate, omicidio per il quale ha scontato nove anni di carcere, pare che inquirenti abbiano sentito diverse persone conoscenti della povera Brunilda. Si sa che la giovane donna lavorava a Roma, probabilmente come colf, ma a Sutri in pochi a conoscevano. ''Forse l'avrò vista passare, ma francamente non me ne ricordo'', aveva raccontato la commessa di un bar del paese.

Ci si domanda, adesso, come sia possibile che quel giorno (era martedì 11 novembre) nessuno dei vicini abbia sentito nulla. I residenti di via Orlando Paladino, infatti, avevano raccontato che da quando Asilan, circa un mese fa, si era trasferito, non era raro sentirli urlare animatamente. Ma non quel giorno: quel giorno nessuno ha sentito nulla.





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