ANNO 14 n° 89
Fanno a botte, si rincontrano in
ospedale e scoppia
una maxi rissa
22/02/2018 - 06:42

ACQUAPENDENTE – Fanno a botte durante la sfilata dei Pugnaloni ad Acquapendente e tutti decidono di andare al pronto soccorso per farsi medicare e refertare le lesioni. Ma quando si incontrano sulle lettighe dell’ospedale, scatta di nuovo la maxi rissa.

''Tutti contro tutti. C’era chi le dava, chi le prendeva e poi partiva alla carica. Calci e pugni ovunque. Mi sono dovuto mettere in mezzo per allontanarli. Ho preso anche qualche botta''. A parlare in aula è l’infermiere di turno al triage nel pomeriggio di ormai 7 anni fa, per caso ritrovatosi in mezzo alla zuffa.

La rissa, scoppiata nel centro di Acquapendente, sarebbe nata per motivi sentimentali: un ragazzo avrebbe preso in giro la fidanzata di un suo coetaneo e da lì sarebbero partiti i primi insulti verbali, sfociati poi nella violenza fisica.

In sette, così, se le sarebbero date di santa ragione, mentre attorno a loro sfilavano i coloratissimi quadri realizzati con petali di fiori e foglie. Sei uomini e una donna, di età compresa tra i 29 e i 43 anni, che oggi sono alla sbarra per rissa e lesioni, sia come imputati che come parti civili.

Tutti finiti in ospedale in quel tardo pomeriggio del 15 maggio del 2011: chi con un trauma cranico, chi con un labbro spaccato, chi addirittura con un morso alla mano.

''E nei locali del pronto soccorso, il secondo round – spiega l’infermiere – appena si sono visti, si sono saltati di nuovo addosso. Non sapevo come fermarli. Ho chiamato il medico e mi ha aiutato''.

Imputati per lesioni e rissa, assieme ai loro avvocati dovranno tornare in aula il prossimo 18 aprile.






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