ANNO 14 n° 88
Falsa cieca, in aula è scontro tra periti
Scintille tra accusa e difesa sull'invalidità di una 74enne, accusata di aver truffato l’Inps
02/02/2017 - 02:00

VITERBO – Da una parte la perizia dell’accusa, dall’altra quella della difesa. Nel mezzo, una 74enne di Tuscania, finita a processo con l’accusa di aver truffato per anni l’Inps. In che modo? Vantando una totale invalidità che le avrebbe garantito l’accesso a una pensione mensile e a tutte le agevolazioni ad essa legate. Una truffa da circa 40 mila euro, smascherata dalla Guardia di Finanza, che dopo mesi di indagini, denunciò la donna. Decine e decine i video che la ritrarrebbero a passeggio con il marito, per le vie del centro intenta a fare shopping o impegnata a curare con amore e passione il proprio giardino. Nonostante la sua invalidità.

Oggi è a processo e, alla vigilia della discussione e della sentenza, è scontro in aula tra periti: da una parte il consulente dell’accusa, Fabrizio Bianchi, nominato dalla procura, dall’altra quello della difesa, Claudio Manetti, nominato dal legale della donna, l’avvocato Fabrizio Ballarini. Entrambi oculisti, sembrano concordare sul dato oggettivo che la donna soffra di disturbi della vista. Ma affatto sul grado di invalidità: per l’accusa la donna non avrebbe potuto aspirare che al 90%. Una percentuale che non giustificherebbe la pensione di accompagno.

Di tutt’altro avviso il perito della difesa: ''Parzialmente cieca dal 1980, la donna soffre della malattia di Stangart, una patologia degenerativa che porta alla perdita totale della vista centrale, mentre fa rimanere inalterata quella periferica – ha spiegato in aula il dottor Manetti – tradotto significa che non si riesce a vedere l’oggetto che si sta fissando, ma tutto ciò che gli sta intorno.’’. Ciò, secondo l’oculista, permetterebbe una parziale, ma limitatissima autonomia.

''Si riesce a camminare bene in un ambiente famigliare, si riescono a compiere i più semplici gesti di ogni giorno. Ma escludo completamente che si possa guidare una macchina o scegliere con cura capi da abbigliamento da comprare in un pomeriggio di shopping.’’. Peccato che in aula gli uomini delle fiamme gialle abbiano giurato di averla vista fare il contrario.

Si tornerà in aula il prossimo 17 febbraio, per la discussione.






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