VITERBO – (fla.lud.) ''Quattro giri della chiesa, meglio cinque ma solo se siete in grado di portarli a termine, altrimenti è meglio che vi fermiate e nel senso opposto a quello tradizionale''. Così il capo facchino Sandro Rossi si è rivolto ai 29 aspiranti prima di dare il via alla prova di portata bis, quella alla quale accedono solo coloro che hanno ottenuto un'ottima valutazione a quella ufficiale.

Ad essere esaminati prima di loro, due dei facchini che non hanno potuto partecipare alle prove di fine giugno: promossi. Tre giri, sempre con la cassetta dal peso di 150 chili, impeccabili.

Poi è stato il turno degli aspiranti. Tutti pronti, agitati e con le ''scarpe idonee'' già indossate. Si riconoscevano bene tra le decine e decine di persone assiepate dentro la ex chiesa della Pace dove il clima, e non solo per la tensione, era davvero poco favorevole.

Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini li ha chiamati uno ad uno, in ordine alfabetico. E loro, uno ad uno, chi più e chi meno agitato, si sono posizionati sotto la cassetta rossa e hanno iniziato a girare sotto lo sguardo attento del capo facchino e dei membri del direttivo del Sodalizio, che hanno seguito passo passo ogni giro.

Il livello della prova si è confermato alto: quasi tutti sono riusciti a compiere i 4 giri richiesti, in molti hanno fatto uno sforzo in più per arrivare a 5 e 6 aspiranti su 29 sono riusciti a completare addirittura 6 giri. Ma è ancora presto per conoscere il verdetto: ''Da stasera inizieremo a pensare alla nuova formazione – ha spiegato Mecarini a prove concluse – e valuteremo quanti degli aspiranti potranno entrare a far parte della squadra. L’orientamento è quello di arruolarli diversi ma il numero preciso lo stabiliremo in questi giorni''.