ANNO 14 n° 111
Fa benzina con soldi falsi, a processo
Nell’auto dell’uomo ritrovati soldi di ogni taglio, tutti contraffatti
15/01/2017 - 02:01

VITERBO – Numerosi pezzi da 20 euro e altrettanti da 50. Tutti da spendere nei luoghi più disparati e sicuri. Come una pompa di benzina o piccoli esercizi commerciali, dove si sa i controlli sono meno frequenti. E perché? Perché tutte quelle banconote, che A.V. spendeva con così tanta naturalezza e generosità, presentavano tutte lo stesso numero di serie. Banconote fotocopia, dunque rigorosamente false.

Vittima della truffa un ignaro benzinaio di Orvieto, che dopo aver fatto il pieno alla Mercedes GLK dell’uomo, si vedeva respingere dalla macchinetta tutte le banconote che introduceva. Nessuno dei pezzi da 20 euro che il cliente porgeva, veniva accettato.

‘’Nonostante il ragazzo cercasse di fargli capire la situazione, l’uomo non sembrava avere alcuna intenzione di risolverla’’, spiega in aula un poliziotto intervenuto. Quindi la discussione animata, di fronte agli occhi sbigottiti di passanti e automobilisti. Da una parte il lavoratore, dall’altra l’odierno imputato.

‘’Passavamo con la volante, abbiamo notato il parapiglia, perciò ci siamo fermati – prosegue lo stesso – abbiamo subito notato come i soldi di A.V. fossero falsi: ogni banconota presentava lo stesso numero di serie. Abbiamo perquisito anche la vettura: nell’auto altri pezzi contraffatti.’’. Dopo aver sequestrato tutto il bottino, è stato spedito alla sede centrale della Banca d’Italia, come è prassi in casi del genere.

L’uomo, a processo per aver messo in circolazione banconote false, si dichiara però innocente: secondo la sua versione sarebbe stato il datore di lavoro a dargli quei soldi, come stipendio mensile. A sua volta il datore li avrebbe avuti da un collega. Uno scaricabarile che non convince, però, il giudice. Si tornerà in aula il prossimo 25 ottobre.






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