ANNO 14 n° 89
Experience Etruria
Due grandi mostre
a Viterbo e Tarquinia
entro fine estate
25/05/2015 - 00:01

VITERBO – ''In alto i katharoi - Gli Etruschi dal volto di pietra'' e ''Il mare si fa oro - Ercale e il sale'’. Questi i titoli delle due grandi mostre che saranno allestite rispettivamente a Viterbo e a Tarquinia durante a fine estate, nell’ambito del progetto ''Experience Etruria''. Negli intenti del ministero per i Beni e delle attività culturali, il progetto proporrà un'immersione totale nel mondo degli etruschi con quattro percorsi ''sensoriali'' tra storia e natura, mostre diffuse ed eccellenze del territorio, che da Milano porti i turisti lì dove le vicende storiche hanno lasciato evidenti i loro segni, tra Umbria, Lazio e Toscana.

Da Chiusi a Tarquina, alla scoperta della città sotterranea. E poi Bolsena, con il ''lago che si beve''; Orvieto che i Greci chiamavano Oinarea, ''dove scorre il vino''; Cerveteri e Vulci con i misteri millenari che ancora abitano le necropoli. Il debutto internazionale sarà a fine mese all'Expo, ma l'invito a perdersi tra storia e sensi di una vera ''Experience Etruria'' è già aperto.

''Il progetto - spiega la soprintendente dell'Etruria meridionale Alfonsina Russo - ha messo insieme, per la prima volta, 17 comuni, con Orvieto e Viterbo capofila Una rete di collaborazione importante che ci auguriamo sia solo l'inizio di un percorso di valorizzazione''.

A far idealmente da guida è la principessa etrusca Ati, protagonista del video in 3D realizzato da Cineca, che a fine mese debutterà nel Padiglione Italia all'Expo. Sempre Ati sarà la padrona di casa della piattaforma multimediale (www.experienceetruria.it) dove trovare tutte le informazioni e una speciale carta stradale con i quattro percorsi giocosamente immaginati alla ricerca degli ingredienti necessari per una festa all'Esposizione Universale ispirata al banchetto di uno dei più celebri capolavori dell'arte etrusca: la Tomba dei Rilievi della necropoli della Banditaccia a Cerveteri.

Non solo archeologia, però, perché ogni viaggio è anche un'esperienza sensoriale legata ai prodotti del territorio. Si può scegliere se seguire le vie dell'acqua, da Chiusi a Tarquinia, attraverso Viterbo e Tuscania; da Grosseto a Bolsena, via Orbetello e Manciano; e da Orvieto a Veio, via Civita Castellana. Oppure le vie del vino e del sale: da Cerveteri a Tarquinia, passando per Santa Severa e l'antica Pyrgi; da Grosseto a Chiusi, via Sorano con la città del tufo. E ancora le vie dell'olio e del grano, da Montalto di Castro a Orvieto. E le vie dei Boschi, da Viterbo a Orvieto, tra le tombe rupestri di Norchia, il ponte Diavolo di Blera e i sacri Monti Cimini.

A unire i luoghi (distanti fra loro non più di un'ora d'auto) anche un calendario di mostre (fino al 31 ottobre), ''studiate per valorizzare soprattutto i materiali inediti dei depositi'', sottolinea la Russo. Si va da ''Nettare e ambrosia - Cibo degli Dei'' a Villa Giulia a Roma, a ''Qui c'è il fuoco di Bacco'' a Cerveteri. E ancora ''Il mare si fa oro - Ercale e il sale'' a Tarquinia e ''In alto i katharoi - Gli Etruschi dal volto di pietra'' a Viterbo. ''Il progetto - conclude la Russo - è ancora aperto: abbiamo proposte fin dall'Etruria campana''.

''Negli anni - spiegano i sindaci di Orvieto e Viterbo, Giuseppe Germani e Leonardo Michelini, con l'assessore al turismo di Grosseto, Luca Ceccarelli - il problema è stato far rimanere i turisti più giorni nei nostri comuni. Questo progetto dice al mondo quante cose ci sono da fare da noi. Stiamo facendo rete per costruire una nuova meta turistica: l'Etruria antica''.

''Da sempre - dice il Ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini - diciamo che la sfida è fare in modo che i visitatori dell'Expo proseguano il viaggio in Italia, non solo nelle capitali d'arte, ma a scoprire il nostro grande museo diffuso. Al turista cinese, una volta arrivato, poco importa la distanza da un comune all'altro. Da soli è difficile, ma insieme siete una potenza mondiale''.

 






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