ANNO 14 n° 111
Ex Terme Inps, una tesi di laurea le ripensa
come polo alberghiero
28/11/2014 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO - Riqualificazione delle ex Terme Inps, spunta una tesi di laurea. A realizzarla il viterbese Francesco Maria Terzoli. Un importante lavoro, che ha richiesto al neo dottore in ingegneria edile-architettura, oltre un anno di studi. Nei giorni scorsi Terzoli ha svolto la discussione presso La Sapienza.

Il progetto parte da un'analisi dello stato di fatto, in modo tale da poter comprendere al meglio quale potrebbe essere il miglior intervento possibile.

Avendo appurato che la destinazione d'uso poteva essere pressoché mantenuta (ricettiva) ed avendo notato che la parte termale non poteva essere riproposta, si è virato su un progetto che propone un complesso alberghiero con centro spa.

Lo spazio occupato dalle vecchie camerate (a oggi obsolete) è stato utilizzato per creare le camere di un albergo a 4 stelle, mentre il blocco monopiano che ospitava i camerini per il trattamento con il fango termale è stato trasformato nel centro spa. Anche la fangaia è stata trasformata nella piscina interna alla spa.

Il complesso è stato pensato per essere reso fruibile sia da clienti interni (coloro che pernottano nell'albergo vero e proprio) sia da quelli esterni (i clienti che vengono e si soffermano solo nell'arco della giornata, sfruttando solo la parte della spa o la parte del bar/ristorante), in modo tale da poter essere fruibile da più persone possibile.

Nell'analizzare lo stato di fatto dell'opera sono stati individuati anche i principali poli turistici (Orto Botanico, caldane delle Zitelle e del Bullicame, centro di Viterbo) e le altre strutture per il benessere (Terme dei Papi e Terme Salus).

Dunque il progetto cerca di tenere in considerazione anche questi poli, integrandoli all'interno del progetto e cercando di valorizzarli (tutto è stato collegato attraverso piste ciclabili, alcune già esistenti e altre progettate integrando l'esistente). Quindi il progetto non considera solo il complesso delle ex Terme INPS, ma cerca anche di valorizzare una parte dell'intera città in modo tale da rendere note le potenzialità del Viterbese che purtroppo, a oggi, non vengono a pieno sfruttate.

''La scelta è ricaduta sul complesso ex INPS – ha raccontato Terzoli - poiché sono rimasto sconvolto dall'enorme spreco di risorse e di suolo, dato che il consumo di quest'ultimo è una fonte non rinnovabile. Ritengo che la messa in opera e l'ammodernamento di tale impianto possa essere un'enorme risorsa per l'economia viterbese e possa generare una grande quantità di posti di lavoro''.

Particolare riguardo è stato dato al risparmio energentico e alle fonti rinnovabili tramite l'utilizzo del geotermico e del fotovoltaico.






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