ANNO 14 n° 88
Ex Fiera o della temporaneitą permanente
Marini (Fi) accede agli atti sulle comunicazioni tra Comune-Prefettura
23/03/2017 - 02:01

VITERBO – Il 19 marzo è passato. E nulla è cambiato per quanto riguarda il centro migranti temporaneo all’ex Fiera. La data, anche secondo quanto precedentemente affermato dal dirigente comunale Capoccioni, avrebbe dovuto segnare il giro di boa. La struttura avrebbe dovuto serrare i battenti entro 90 giorni, il 19 marzo appunto, per evitare di incappare nel rischio di abuso edilizio.

''Un ping pong tra Comune e Prefettura''. Così bolla la situazione Giulio Marini (Fi) che prosegue: ''Stanno prendendo tempo per costruire l’emergenza così da giustificare il campo sulla Cassia nord''. Lui però non intende perdere tempo e ha fatto accesso agli atti per visionare le comunicazioni intercorse tra l’amministrazione Michelini e la Prefettura.

''Aspetto di avere le carte in mano. Si sta giocando una partita in punta di diritto per stabilire se l’insediamento abitativo può stare lì. Il Comune ha cinque giorni di tempo per produrre gli atti amministrativi soprattutto alla luce delle dichiarazioni pubbliche sulla temporaneità dei 90 giorni''.

E ricorda che sulla struttura viterbese è stata presentata un’interrogazione del senatore Aracri al ministro dell’Interno.

Riprende anche le dichiarazioni del premier Gentiloni che, sulla vicenda migranti, ha invitato a ripristinare la legalità. ''Bene ripristiniamola. - incalza – Ma da quando partono per venire in Italia in poi''.

Poi ammonisce: ''Se le istituzioni non si rendono conto del grosso malumore che serpeggia, cambino mestiere. Quando si sente che vengono spesi 1000 euro al mese a migrante più i costi sostenuti per il trasporto marittimo, per le spese sanitarie, per i trasferimenti di delocalizzazione, il raffronto poi lo fanno i nostri giovani e i nostri anziani. Con quale formula giustifichi una spesa di 4 miliardi annui? Il rischio che si creino forti tensioni sociali è alto. Quando la gente rumoreggia, la cosa poi piano piano lievita''.

Preoccupato della situazione anche il consigliere di maggioranza Arduino Troili (Pd).

''Viterbo ha già dato e sta dando. Ho denunciato più volte il fatto che tutte le mattine vedo centinaia di persone arrivare accompagnate e poi fatte posizionare nei vari punti commerciali della città a chiedere soldi''.

Elemento che secondo Troili denota un disegno ben preciso. ''Credo ci sia una specie di racket, una cupola organizzativa''. Ricordando di aver già affermato in consiglio comunale che il 19 marzo nulla sarebbe cambiato al campo dell’ex Fiera ribadisce: ''Tornerò alla carica con il sindaco e gli assessori competenti per far sì che dicano chiaramente qual è la posizione dell’Amministrazione su questa situazione''.






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