ANNO 14 n° 116
Evasione fiscale, condannata famiglia di imprenditori viterbesi
La sentenza prevede anche la confisca di 5 milioni e 800mila euro
15/02/2017 - 09:59

VITERBO - Tentarono di evadere le tasse, trasferendo da una società all'altra beni immobili e proprietà, una famiglia viterbese è condannata a 2 anni ciascuno. Alla sbarra assieme al padre e ai due figli, anche uno dei dipendenti degli imprenditori viterbesi, condannato a 1 anno e due mesi di reclusione. Per tutti pena sospesa.

Sull'impero della famiglia viterbese, si accesero i riflettori della procura e delle fiamme gialle nel 2008, quando la finanza, a seguito di un'indagine, portò alla luce dei movimenti alquanto sospetti. Tutti avrebbero cominciato a svuotare la società Ecoedil, di loro proprietà, trasferendo beni immobili e capitali, e finendo poi per cedere direttamente il ramo d'azienda. Solo dopo, però, aver intestato appartamenti, posti auto e soldi ad un'altra ditta o a terzi.

Un chiaro tentativo di evadere le imposte statali, secondo gli inquirenti che in aula, nel corso delle udienze, hanno ricostruito l'intera vicenda. Ma per cui ora arriva la condanna del giudice monocratico Silvia Mattei: la famiglia di imprenditori dovranno restituire allo stato, l'equivalente dei soldi evasi nel corso degli anni. 5 milioni di beni che verranno loro confiscati.






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