di Roberto Pomi

VITERBO - Imu, Palazzo dei Priori ha incassato meno del previsto. Gli uffici stanno lavorando per quantificare con esattezza lo stato delle cose, ma secondo le prime indiscrezioni mancherebbero nelle casse dell’ente circa un milione e mezzo di euro rispetto a quelli preventivati.

In buona sostanza non tutti i viterbesi hanno regolarizzato la propria posizione pagando la tassa prevista per il possesso del patrimonio immobiliare. I mancati pagamenti riguarderebbero più che altro il saldo di dicembre, quello più oneroso perché comprensivo della seconda rata più gli aumenti.

Chi non ha regolarizzato la propria posizione può avvalersi del cosiddetto ravvedimento operoso, che rende possibile pagare entro l’anno con una sanzione pari al 3,75% del totale dell’importo dovuto. Se non si effettua l’operazione entro questa tempistica scatta la tagliola delle sanzioni, che prevede un aumento del 30% rispetto alla tariffa dell’Imu.

Il mancato pagamento per un importo così considerevole la dice lunga sullo stato di salute economica dei viterbesi. C’è chi si trova in possesso di locali commerciali sfitti, a causa della chiusura di tante attività commerciali, che non è riuscito a fare fronte al salasso. Stesso discorso vale per i proprietari di diversi immobili non locati e per famiglie in difficoltà a causa dell’assenza di lavoro.