ANNO 14 n° 89
Evade con tre dosi di eroina, e va a prendere la compagna alla stazione
A processo
09/06/2017 - 02:02

VITERBO – Sarebbe scappato dai domiciliari per andare alla stazione ferroviaria di Porta Romana incontro alla compagna, di ritorno da Roma. In tasca tre dosi di eroina, per un totale di un grammo e mezzo di sottile polvere bianca. Per questo il 46enne viterbese E.I. deve rispondere davanti al tribunale di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio ed evasione.

Oggi solo alla sbarra, fino all’udienza dello scorso maggio, era imputato assieme alla compagna, di un anno più giovane di lui, fermata dai Carabinieri quello stesso giorno, l’11 aprile 2017, davanti alla stazione. Trovata in possesso di oltre 25 grammi di eroina, probabilmente appena acquistata nella Capitale, ha patteggiato ed è uscita definitivamente dal processo.

Per E.I., invece, cominciano a sfilare in aula i primi testimoni: ''Quel giorno ero al Sert per la mia dose giornaliera di metadone – spiega una sua amica - ho incontrato E. nel giardinetto davanti all’entrata. Ci siamo messi a parlare scambiando qualche battuta’’. Una conversazione durata una ventina di minuti, che andrebbe a giustificare l’evasione contestata al 46enne.

L’uomo, infatti, nonostante fosse ai domiciliari per un analogo episodio di spaccio in città, avrebbe avuto il permesso di recarsi quotidianamente presso il centro della Asl per proseguire la sua terapia metadonica. Se così fosse, come spera di dimostrare la difesa, rimarrebbe in piedi solamente l’accusa di detenzione.

In manette presso il carcere di Mammagialla, intanto E.I. non nasconde di essere un consumatore abituale di droga da oltre cinque anni ormai. Si tornerà in aula il prossimo 12 giugno.






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