ANNO 14 n° 88
Est film festival, il bilancio
Tutti gli ospiti e gli eventi dell'ottava edizione
02/08/2014 - 10:45

MONTEFIASCONE - Trentacinque eventi completamente gratuiti, oltre ottanta ospiti totali, tre sezioni competitive, sei documentari, sette lungometraggi, quattordici cortometraggi, quattro incontri speciali, quattro eventi extra, sei luoghi allestiti, cinque premi assegnati e un riconoscimento alla carriera: gli otto giorni di programmazione di Est Film Festival (Montefiascone, 20 - 27 luglio 2014) potrebbero essere riassunti in poche e confortanti righe di ottimi numeri e cifre. Arrivare all'ottava edizione di un festival di cinema significa, però, soprattutto dare importanza a ciò che sta dietro queste cifre: passione per il proprio lavoro, fiducia nel talento di uno staff straordinario e responsabilità verso un'amministrazione comunale e degli sponsor, che rendono possibile impegnarsi ogni giorno guardando sempre al futuro.

Ogni successo è fatto di incontri e di confronti e in otto anni Est Film Festival ha saputo intercettare i bisogni del territorio, presentandosi sia come vetrina di promozione delle eccellenze e dei talenti locali, sia come veicolo di promozione culturale all'interno della Tuscia viterbese. In questa ottava edizione il legame con il territorio e le realtà locali si è fatto ancora più saldo, consolidando la collaborazione con il Jazzup Festival per il Jazzup Award alla miglior colonna sonora di lungometraggio, con l'Università della Tuscia per l'Arco d'Argento al miglior cortometraggio, con l'associazione culturale L'Acropoli per l'Arco d'Argento al miglior documentario e con altre due associazioni culturali locali per il lancio della prima edizione del concorso Ciak! Montefiascone, riservato a cortometraggi realizzati dai cittadini di Montefiascone.

Consapevole che il cinema si è sempre collocato in uno spazio fertile tra intrattenimento e cultura, tra industria e arte, tra divertimento e approfondimento, Est Film Festival ha caratterizzato la sua offerta attraverso gli incontri con i protagonisti del mondo del cinema, legando la partecipazione alle sezioni competitive alla presenza dei registi ai dibattiti – di anno in anno più densi e partecipati – successivi alle proiezioni. L'edizione 2014 è stata inaugurata da 'Le meraviglie' di Alice Rohrwacher, film vincitore del Gran Prix della Giuria al Festival di Cannes, a cui è seguito un interessante incontro con la regista, che ha stabilito il suo set nei dintorni del lago di Bolsena, scegliendo come protagonista una giovanissima esordiente di Montefiascone, Maria Alexandra Lungu. Un'occasione, quindi, per riflettere insieme su cosa significhino oggi le parole 'territorio', 'tradizione' e 'tipicità' e quali siano le sfide che attendono nell'immediato futuro l'immenso patrimonio culturale dalle tradizioni locali. Alice Rohrwacher ci ha parlato dell'impossibilità di ridurre questa ricchezza in una cartolina o in un messaggio promozionale di poche righe, senza l'arroganza di voler dare risposte ma con la consapevolezza, che le domande più difficili sono anche quelle a cui c'è più urgenza di dare una risposta.

La Rocca dei Papi di Montefiascone ha accolto il numeroso pubblico de 'Le meraviglie' e, la sera seguente, gli spettatori della commedia trionfatrice al box office 'Smetto quando voglio' di Sydney Sibilia. Un'opera seconda e un'opera prima, le due categorie a cui si rivolge il concorso lungometraggi di Est Film Festival fin dal primo anno: un'altra occasione per valorizzare i nuovi talenti, questa volta in campo cinematografico. Senza limitazioni in quanto al genere, l'offerta verso il pubblico vuole essere quanto più trasversale possibile.

Il maltempo ha infierito sull'ottava edizione del Festival ma senza mai fermare la macchina organizzativa. I quaranta elementi dello staff, quasi tutti ragazze e ragazzi di Montefiascone e dintorni, hanno lavorato senza sosta per assicurare al pubblico anche quest'anno la miglior esperienza possibile. L'arena naturale di Piazzale Frigo, altro luogo di Montefiascone 'conquistato' dal cinema, è stata inaugurata la terza sera con la proiezione de 'L'arbitro' di Paolo Zucca, opera prima presentata al Festival di Venezia. Come per Alice Rohrwacher, in concorso nel 2011 con la sua opera prima 'Corpo Celeste' anche per Paolo Zucca è stato un ritorno a Montefiascone: insieme a Sydney Sibilia e Enrico Maria Artale, Paolo è stato tra i concorrenti dell'apprezzato concorso cortometraggi, una sezione che negli anni ha permesso al suo pubblico di conoscere i talenti italiani 'da piccoli', ossia nel momento in cui stavano per fare il 'salto' dal cortometraggio all'opera prima. I ritorni ad Est Film Festival sono di anno in anno più numerosi, tanto da far credere e dire a molti ospiti, che partecipare al Festival porta fortuna.

Il cinema, però, non è solo lungometraggio di fiction e l'offerta di Est Film Festival non si limita a una proiezione serale: nei tre giorni iniziali dell'evento sono stati proiettati sei documentari in concorso, tutti accompagnati dall'incontro con il regista. Se il concorso lungometraggi presenta generi diversi, l'offerta diurna dei documentari – ospitati alla Rocca dei Papi – è da sempre un caleidoscopio sulla realtà, filtrata dalla sensibilità degli autori e capace di farci gettare uno sguardo diverso sul nostro quotidiano.

Quest'anno abbiamo iniziato parlando di slot machines e gioco d'azzardo patologico con 'Rifiutati dalla sorte e dagli uomini' di Vieri Brini e Emanuele Policante, continuando con 'Fuoco Amico – La storia di Davide Cervia' di Francesco Del Grosso, il racconto di uno dei tanti misteri italiani che qualcuno vorrebbe fossero dimenticati. Il linguaggio del cinema rende possibile comunicare a tutti, in modo diretto, la realtà che ci circonda e che spesso ci sembra troppo complicata: il terzo documentario in concorso 'Giace Immobile' ci ha portato alle radici della crisi del mercato immobiliare italiano. Il genere documentario è, però, vario e multiforme e a volte impossibile da etichettare. Da questi incontri sono nate, dalla sensibilità della cittadinanza e dell'amministrazione di Montefiascone, delle iniziative comuni come la cittadinanza onoraria a Pino Masciari nel 2013, protagonista del documentario 'Pino Masciari – Storia di un imprenditore calabrese' di Alessandro Marinelli, vincitore dell'Arco d'Argento per il documentario nel 2012.

A sua volta, Giuliano Ricci ci ha aperto una finestra sulla Barbagia con 'L'uomo sulla luna', film che racconta il rapporto quotidiano con il passato e l'aldlilà di alcune irrefrenabili anziane signore sarde. La terza e ultima giornata del concorso documentari ha visto in gara Eleonora Marino con 'La bella Virginia al bagno', racconto biografico dell'eccezionale storia della sua famiglia, proveniente dalla tradizione delle fiere e delle giostre dei primi del novecento, poi coinvolta nell'avventura del Luneur di Roma e oggi creatrice di nuove attrazioni. 'Bimba col pugno chiuso' di Luca Mandrile, Claudio Di Mambro e Ugo Migliaccio, usa anche la tecnica dell'animazione per raccontare la storia di Giovanna Marturano, membro della Resistenza e attivista del PCI ma soprattutto donna dal coraggio e dall'energia straordinari, recentemente scomparsa all'età di 101 anni.

Le giornate di Est Film Festival si sono aperte tutte con le colazioni alla Rocca, offerte al pubblico mattiniero e non solo, nello spirito del Festival che è quello di portare la gente a guardare insieme il film, il documentario o il cortometraggio, amplificando la dimensione sociale del cinema e favorendo il confronto, rompendo lo schema moderno che vuole lo spettatore isolato e distratto. Il pubblico di Est Film Festival ha sempre risposto positivamente a questa possibilità, creando un'occasione di confronto apprezzata anche dai registi che, a loro volta, spesso soffrono la difficoltà di incontrare fisicamente il loro pubblico.

Continuando a infrangere gli schemi, quest'anno è stata inaugurata la nuova sezione Apericinema presso il locale Il Muretto, sul lungolago di Montefiascone. Il Festival si sposta, viaggia e incontra nuovo pubblico proponendo incontri sugli aspetti meno noti dell'industria cinematografica e appuntamenti eclettici. Per collegare anche materialmente, e non solo idealmente, Montefiascone con il suo lago, Est Film Festival ha organizzato – in collaborazione con Italviaggi di Bruno Polidori – un bus navetta gratuito per il periodo dell'evento, un altro esperimento che mostra la dinamicità del Festival e la volontà di ampliare il suo raggio d'azione oltre il nucleo storico del paese. I sette giorni di Apericinema si sono aperti con la presentazione del libro 'Ho perzo le parole' del Trio Medusa, in un'originale contaminazione tra televisione, cinema e editoria, e sono proseguiti con quattro incontri sull'industria audiovisiva: 'La costruzione di un videoclip' con Ambrogio Lo Giudice, 'Il mestiere della costumista, tra artigianato e arte' con Francesca Brunori, un incontro sulla fotografia di scena con Angelo Turetta, un'intervista all'attore Filippo Scicchitano realizzata da Francesco Bruni e un appuntamento su musica e cinema con il regista Claudio Giovannesi. Non solo cinema, però: affollato e apprezzato anche l'incontro tra Giancarlo Breccola e Quinto Ficari sulle origini della leggenda di Defuk, della quale si alimenta Montefiascone, e sulla verità storica dietro il mito.

In otto anni di esperienza abbiamo imparato anche che una formula vincente non si cambia, ma si può sempre migliorare e, soprattutto, ampliare. Per il secondo anno consecutivo il Caffè di Piazza Vittorio Emanuele è stato protagonista della sezione Caffè Corto, che ha permesso di proiettare il meglio dei cortometraggi delle passate edizioni del Festival al pubblico. Per dodici ore al giorno, dalle 10 alle 22, sono stati proiettati i corti delle edizioni passate e, dal giorno successivo al concorso cortometraggi di quest'anno, i nuovi lavori dei nostri ospiti. Un ambiente informale che si aggiunge a quello più istituzionale della Rocca dei Papi che, mercoledì 23 luglio, ha ospitato la sezione competitiva. Più di trecento i corti inviati per le selezioni, ridotti a quattordici concorrenti dalla direzione artistica. Un lavoro lungo e faticoso ma che ripaga per le attenzioni dedicate dal pubblico a questa forma di cinema meno nota, a volte poco valorizzata, ma che può dare tanto allo spettatore. Una vera e propria 'palestra' per i giovani registi che non solo possono raccontare il loro lavoro a un pubblico partecipe ma hanno anche la possibilità di essere giudicati da una giuria altrettanto giovane, formata da oltre sei anni esclusivamente dagli studenti dell'Università della Tuscia.

Giovani talenti e grandi nomi: un binomio che resta alla base della formula di Est Film Festival. Sabato 26 luglio a Pupi Avati è stato consegnato l'Arco di Platino 2014 – Premio Italiana Assicurazioni, dopo la premiazione è seguito un lungo incontro con il regista, che ha generosamente raccontato gli alti e i bassi della sua carriera cinematografica, dimostrando ancora una volta come siano spesso gli autori più famosi a sapere essere più sinceri riguardo al loro lavoro. Non fa eccezione a questa regola Giuliano Montaldo che non è potuto essere presente al Festival mercoledì 23 luglio ma ha insistito per inviare un video-messaggio e promettere di tornare al più presto per ritirare il Premio Città di Montefiascone. Organizzare un Festival significa anche dover far fronte a ogni genere di imprevisti, sempre con il sorriso anche nei momenti più difficili, e non si può che essere grati a chi sa riconoscere questo sforzo e decide di aiutare un progetto comune.

Dopo l'affollata mattinata di presentazione dei cortometraggi girati dai cittadini di Montefiascone nell'ambito della prima edizione del concorso Ciak! Montefiascone, il pomeriggio del 24 luglio è proseguito con la proiezione dell'opera prima di Enrico Maria Artale 'Il terzo tempo'. Enrico ci ha raccontato quanti anni ci vogliono in Italia per esordire, della sfiducia che spesso subentra prima ancora di arrivare sul set, ma anche della volontà che sorregge ogni esordio e che Est Film Festival vuole premiare con il suo Arco d'Oro. In serata il tempo più clemente ha consentito la proiezione in piazza del quarto film in concorso 'Zoran, il mio nipote scemo', commedia agrodolce di Matteo Oleotto. Hanno chiuso il concorso venerdì 25 luglio 'Il venditore di medicine' di Antonio Morabito, a cui è seguito un interessante dibattito sul mercato dei farmaci in Italia, e 'Noi 4' di Francesco Bruni, un altro ritorno a Est Film Festival dopo la vittoria del Premio del Pubblico nel 2012 con l'opera prima 'Scialla!'. Ogni film in concorso si è conteso due premi: l'Arco d'Oro e 5.000 € - Premio Banca cattolica Gruppo Creval, assegnato dalla Giuria principale di Est Film Festival (presieduta da Claudio Giovannesi) e il Premio del Pubblico e 1.000 € - Premio Cantina Sociale di Montefiascone, assegnato dagli spettatori tramite una votazione quotidiana successiva alla proiezione.

Nelle ultime tre giornate del Festival si sono succeduti tre eventi extra e due incontri speciali. 'Il sindaco Petroselli' di Andrea Rusich ci ha raccontato la vita di uno dei più apprezzati sindaci di Roma, nato e cresciuto politicamente a Viterbo. L'evento è stato accompagnato dalla consegna della Borsa di Studio della CNA di Viterbo e Civitavecchia a Saverio Fabbri, studente dell'IISS Carlo Alberto Dalla Chiesa di Montefiascone e partecipante alla seconda edizione del progetto Est Film Festival nelle Scuole. L'attenzione della direzione del Festival è sempre stata rivolta a coinvolgere, anche in ambito lavorativo e con un'adeguata retribuzione, i più giovani in un progetto che, senza questo sguardo al futuro, perderebbe gran parte del suo significato. Parte dello staff è formato dagli studenti che hanno partecipato alla precedente edizione del progetto che ha portato i documentari nelle scuole, affiancati da responsabili che hanno accompagnato il Festival fin dalle prime edizioni.

Cinema ma anche musica e sport per un multiforme weekend di chiusura a Est Film Festival: sabato 26 luglio l'esecuzione dal vivo della Fantasia Wanderer di Franz Schubert hanno preceduto la proiezione del film 'Prima dell'alba' di Linklater in un'atmosfera tutta viennese. Al pianoforte il M° Leonardo Angelini.

Dopo la mattinata, la Rocca dei Papi è tornata a riempirsi per l'evento speciale '10 anni senza Marco Pantani', un omaggio che il Festival ha voluto dedicare al ciclista italiano più grande e famoso degli ultimi anni. Ospiti davvero dolci e speciali: la signora Tonina Pantani e Pino Roncucci, il primo allenatore dell'immenso ciclista. L'incontro è seguito alla proiezione di 'Pantani – The Accidental Death of a Cyclist' di James Erskine, film documentario che ripercorre le vicende sportive e umane del campione. Il pomeriggio, davvero commosso nel ricordo sia sportivo, che umano del campionissimo di Cesenatico, si è concluso con l'asta di una bicicletta, commemorativa del decimo anniversario della scomparsa, costruita da Giuseppe Caprio (Timebike), e il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alla Fondazione Marco Pantani Onlus.

Tre ospiti big hanno incontrato il pubblico di Montefiascone tra sabato e domenica: oltre a Pupi Avati, Arco di Platino 2014 alla carriera, Walter Veltroni e Pino Insegno sono stati protagonisti di due eventi con un grande successo di pubblico. L'idea di unire un documentario e un incontro pubblico, portando gli ospiti a esporsi raccontando le loro passioni e il loro lavoro è stata ancora una volta vincente. Prendendo le mosse dal suo documentario 'Quando c'era Berlinguer', opera prima, dopo la proiezione Veltroni ha raccontato cosa hanno significato per lui quegli anni e quanto sia pericoloso dimenticare alcuni dei valori del passato, affrontando la modernità senza una forte base personale. Piazzale Frigo ha, invece, ospitato l'incontro serale con Pino Insegno, prima della coinvolgente proiezione di 'The Dark Side of the Sun', documentario di Carlo S. Hintermann sulla straordinaria vita dei bambini e ragazzi affetti da xeroderma pigmentosum, rarissima malattia della pelle che rende impossibile esporsi ai raggi solari. Pino Insegno ha prestato la sua voce per il doppiaggio italiano del film, rendendo possibile una più ampia diffusione del documentario. Non si è parlato solo di malattie rare, tema su cui è importante una maggiore sensibilizzazione della popolazione, ma anche di cinema, doppiaggio e spettacolo, concludendo gli otto giorni di Est Film Festival con un lungo applauso.

Tra tanti eventi e tante proposte ci si potrebbe quasi dimenticare la competizione e i premi in palio, tanto più che l'atmosfera tra i concorrenti è sempre rilassata e amichevole, un'occasione per scambiarsi informazioni e opinioni sul mestiere e sulle opportunità tra 'addetti ai lavori'. Nel frenetico weekend finale, domenica 27 luglio, si è tenuta anche la cerimonia di premiazioni, che ha visto vincitori Daniele Suraci con 'Il passo della lumaca' per la sezione cortometraggi, Vieri Brini e Emanuele Policante con 'Rifiutati dalla sorte e dagli uomini' per la sezione documentari. La sezione lungometraggi ha visto vincere per la colonna sonora: Antonio Gramentieri con il film 'Zoran – Il mio nipote scemo'; mentre Sydney Sibilia si è aggiudicato il Premio del Pubblico con 'Smetto quando voglio' e Paolo Zucca ha trionfato vincendo il Premio della Giuria al Miglior Film con 'L'arbitro'. Gran finale a mezzanotte al Caffè di Piazza Vittorio Emanuele, con la proiezione del corto vincitore e il caloroso brindisi tra vincitori, direzione e pubblico, il tutto pensando già alla nona edizione di Est Film Festival, nel luglio 2015, sempre a Montefiascone.

 

Trentacinque eventi completamente gratuiti, oltre ottanta ospiti totali, tre sezioni competitive, sei documentari, sette lungometraggi, quattordici cortometraggi, quattro incontri speciali, quattro eventi extra, sei luoghi allestiti, cinque premi assegnati e un riconoscimento alla carriera: gli otto giorni di programmazione di Est Film Festival (Montefiascone, 20 - 27 luglio 2014) potrebbero essere riassunti in poche e confortanti righe di ottimi numeri e cifre. Arrivare all'ottava edizione di un festival di cinema significa, però, soprattutto dare importanza a ciò che sta dietro queste cifre: passione per il proprio lavoro, fiducia nel talento di uno staff straordinario e responsabilità verso un'amministrazione comunale e degli sponsor, che rendono possibile impegnarsi ogni giorno guardando sempre al futuro.
Ogni successo è fatto di incontri e di confronti e in otto anni Est Film Festival ha saputo intercettare i bisogni del territorio, presentandosi sia come vetrina di promozione delle eccellenze e dei talenti locali, sia come veicolo di promozione culturale all'interno della Tuscia viterbese. In questa ottava edizione il legame con il territorio e le realtà locali si è fatto ancora più saldo, consolidando la collaborazione con il Jazzup Festival per il Jazzup Award alla miglior colonna sonora di lungometraggio, con l'Università della Tuscia per l'Arco d'Argento al miglior cortometraggio, con l'associazione culturale L'Acropoli per l'Arco d'Argento al miglior documentario e con altre due associazioni culturali locali per il lancio della prima edizione del concorso Ciak! Montefiascone, riservato a cortometraggi realizzati dai cittadini di Montefiascone.
Consapevole che il cinema si è sempre collocato in uno spazio fertile tra intrattenimento e cultura, tra industria e arte, tra divertimento e approfondimento, Est Film Festival ha caratterizzato la sua offerta attraverso gli incontri con i protagonisti del mondo del cinema, legando la partecipazione alle sezioni competitive alla presenza dei registi ai dibattiti – di anno in anno più densi e partecipati – successivi alle proiezioni. L'edizione 2014 è stata inaugurata da 'Le meraviglie' di Alice Rohrwacher, film vincitore del Gran Prix della Giuria al Festival di Cannes, a cui è seguito un interessante incontro con la regista, che ha stabilito il suo set nei dintorni del lago di Bolsena, scegliendo come protagonista una giovanissima esordiente di Montefiascone, Maria Alexandra Lungu. Un'occasione, quindi, per riflettere insieme su cosa significhino oggi le parole 'territorio', 'tradizione' e 'tipicità' e quali siano le sfide che attendono nell'immediato futuro l'immenso patrimonio culturale dalle tradizioni locali. Alice Rohrwacher ci ha parlato dell'impossibilità di ridurre questa ricchezza in una cartolina o in un messaggio promozionale di poche righe, senza l'arroganza di voler dare risposte ma con la consapevolezza, che le domande più difficili sono anche quelle a cui c'è più urgenza di dare una risposta.
La Rocca dei Papi di Montefiascone ha accolto il numeroso pubblico de 'Le meraviglie' e, la sera seguente, gli spettatori della commedia trionfatrice al box office 'Smetto quando voglio' di Sydney Sibilia. Un'opera seconda e un'opera prima, le due categorie a cui si rivolge il concorso lungometraggi di Est Film Festival fin dal primo anno: un'altra occasione per valorizzare i nuovi talenti, questa volta in campo cinematografico. Senza limitazioni in quanto al genere, l'offerta verso il pubblico vuole essere quanto più trasversale possibile. 
Il maltempo ha infierito sull'ottava edizione del Festival ma senza mai fermare la macchina organizzativa. I quaranta elementi dello staff, quasi tutti ragazze e ragazzi di Montefiascone e dintorni, hanno lavorato senza sosta per assicurare al pubblico anche quest'anno la miglior esperienza possibile. L'arena naturale di Piazzale Frigo, altro luogo di Montefiascone 'conquistato' dal cinema, è stata inaugurata la terza sera con la proiezione de 'L'arbitro' di Paolo Zucca, opera prima presentata al Festival di Venezia. Come per Alice Rohrwacher, in concorso nel 2011 con la sua opera prima 'Corpo Celeste' anche per Paolo Zucca è stato un ritorno a Montefiascone: insieme a Sydney Sibilia e Enrico Maria Artale, Paolo è stato tra i concorrenti dell'apprezzato concorso cortometraggi, una sezione che negli anni ha permesso al suo pubblico di conoscere i talenti italiani 'da piccoli', ossia nel momento in cui stavano per fare il 'salto' dal cortometraggio all'opera prima. I ritorni ad Est Film Festival sono di anno in anno più numerosi, tanto da far credere e dire a molti ospiti, che partecipare al Festival porta fortuna.
Il cinema, però, non è solo lungometraggio di fiction e l'offerta di Est Film Festival non si limita a una proiezione serale: nei tre giorni iniziali dell'evento sono stati proiettati sei documentari in concorso, tutti accompagnati dall'incontro con il regista. Se il concorso lungometraggi presenta generi diversi, l'offerta diurna dei documentari – ospitati alla Rocca dei Papi – è da sempre un caleidoscopio sulla realtà, filtrata dalla sensibilità degli autori e capace di farci gettare uno sguardo diverso sul nostro quotidiano. 
Quest'anno abbiamo iniziato parlando di slot machines e gioco d'azzardo patologico con 'Rifiutati dalla sorte e dagli uomini' di Vieri Brini e Emanuele Policante, continuando con 'Fuoco Amico – La storia di Davide Cervia' di Francesco Del Grosso, il racconto di uno dei tanti misteri italiani che qualcuno vorrebbe fossero dimenticati. Il linguaggio del cinema rende possibile comunicare a tutti, in modo diretto, la realtà che ci circonda e che spesso ci sembra troppo complicata: il terzo documentario in concorso 'Giace Immobile' ci ha portato alle radici della crisi del mercato immobiliare italiano. Il genere documentario è, però, vario e multiforme e a volte impossibile da etichettare. Da questi incontri sono nate, dalla sensibilità della cittadinanza e dell'amministrazione di Montefiascone, delle iniziative comuni come la cittadinanza onoraria a Pino Masciari nel 2013, protagonista del documentario 'Pino Masciari – Storia di un imprenditore calabrese' di Alessandro Marinelli, vincitore dell'Arco d'Argento per il documentario nel 2012. 
A sua volta, Giuliano Ricci ci ha aperto una finestra sulla Barbagia con 'L'uomo sulla luna', film che racconta il rapporto quotidiano con il passato e l'aldlilà di alcune irrefrenabili anziane signore sarde. La terza e ultima giornata del concorso documentari ha visto in gara Eleonora Marino con 'La bella Virginia al bagno', racconto biografico dell'eccezionale storia della sua famiglia, proveniente dalla tradizione delle fiere e delle giostre dei primi del novecento, poi coinvolta nell'avventura del Luneur di Roma e oggi creatrice di nuove attrazioni. 'Bimba col pugno chiuso' di Luca Mandrile, Claudio Di Mambro e Ugo Migliaccio, usa anche la tecnica dell'animazione per raccontare la storia di Giovanna Marturano, membro della Resistenza e attivista del PCI ma soprattutto donna dal coraggio e dall'energia straordinari, recentemente scomparsa all'età di 101 anni.
Le giornate di Est Film Festival si sono aperte tutte con le colazioni alla Rocca, offerte al pubblico mattiniero e non solo, nello spirito del Festival che è quello di portare la gente a guardare insieme il film, il documentario o il cortometraggio, amplificando la dimensione sociale del cinema e favorendo il confronto, rompendo lo schema moderno che vuole lo spettatore isolato e distratto. Il pubblico di Est Film Festival ha sempre risposto positivamente a questa possibilità, creando un'occasione di confronto apprezzata anche dai registi che, a loro volta, spesso soffrono la difficoltà di incontrare fisicamente il loro pubblico. 
Continuando a infrangere gli schemi, quest'anno è stata inaugurata la nuova sezione Apericinema presso il locale Il Muretto, sul lungolago di Montefiascone. Il Festival si sposta, viaggia e incontra nuovo pubblico proponendo incontri sugli aspetti meno noti dell'industria cinematografica e appuntamenti eclettici. Per collegare anche materialmente, e non solo idealmente, Montefiascone con il suo lago, Est Film Festival ha organizzato – in collaborazione con Italviaggi di Bruno Polidori – un bus navetta gratuito per il periodo dell'evento, un altro esperimento che mostra la dinamicità del Festival e la volontà di ampliare il suo raggio d'azione oltre il nucleo storico del paese. I sette giorni di Apericinema si sono aperti con la presentazione del libro 'Ho perzo le parole' del Trio Medusa, in un'originale contaminazione tra televisione, cinema e editoria, e sono proseguiti con quattro incontri sull'industria audiovisiva: 'La costruzione di un videoclip' con Ambrogio Lo Giudice, 'Il mestiere della costumista, tra artigianato e arte' con Francesca Brunori, un incontro sulla fotografia di scena con Angelo Turetta, un'intervista all'attore Filippo Scicchitano realizzata da Francesco Bruni e un appuntamento su musica e cinema con il regista Claudio Giovannesi. Non solo cinema, però: affollato e apprezzato anche l'incontro tra Giancarlo Breccola e Quinto Ficari sulle origini della leggenda di Defuk, della quale si alimenta Montefiascone, e sulla verità storica dietro il mito.
In otto anni di esperienza abbiamo imparato anche che una formula vincente non si cambia, ma si può sempre migliorare e, soprattutto, ampliare. Per il secondo anno consecutivo il Caffè di Piazza Vittorio Emanuele è stato protagonista della sezione Caffè Corto, che ha permesso di proiettare il meglio dei cortometraggi delle passate edizioni del Festival al pubblico. Per dodici ore al giorno, dalle 10 alle 22, sono stati proiettati i corti delle edizioni passate e, dal giorno successivo al concorso cortometraggi di quest'anno, i nuovi lavori dei nostri ospiti. Un ambiente informale che si aggiunge a quello più istituzionale della Rocca dei Papi che, mercoledì 23 luglio, ha ospitato la sezione competitiva. Più di trecento i corti inviati per le selezioni, ridotti a quattordici concorrenti dalla direzione artistica. Un lavoro lungo e faticoso ma che ripaga per le attenzioni dedicate dal pubblico a questa forma di cinema meno nota, a volte poco valorizzata, ma che può dare tanto allo spettatore. Una vera e propria 'palestra' per i giovani registi che non solo possono raccontare il loro lavoro a un pubblico partecipe ma hanno anche la possibilità di essere giudicati da una giuria altrettanto giovane, formata da oltre sei anni esclusivamente dagli studenti dell'Università della Tuscia.
Giovani talenti e grandi nomi: un binomio che resta alla base della formula di Est Film Festival. Sabato 26 luglio a Pupi Avati è stato consegnato l'Arco di Platino 2014 – Premio Italiana Assicurazioni, dopo la premiazione è seguito un lungo incontro con il regista, che ha generosamente raccontato gli alti e i bassi della sua carriera cinematografica, dimostrando ancora una volta come siano spesso gli autori più famosi a sapere essere più sinceri riguardo al loro lavoro. Non fa eccezione a questa regola Giuliano Montaldo che non è potuto essere presente al Festival mercoledì 23 luglio ma ha insistito per inviare un video-messaggio e promettere di tornare al più presto per ritirare il Premio Città di Montefiascone. Organizzare un Festival significa anche dover far fronte a ogni genere di imprevisti, sempre con il sorriso anche nei momenti più difficili, e non si può che essere grati a chi sa riconoscere questo sforzo e decide di aiutare un progetto comune.
Dopo l'affollata mattinata di presentazione dei cortometraggi girati dai cittadini di Montefiascone nell'ambito della prima edizione del concorso Ciak! Montefiascone, il pomeriggio del 24 luglio è proseguito con la proiezione dell'opera prima di Enrico Maria Artale 'Il terzo tempo'. Enrico ci ha raccontato quanti anni ci vogliono in Italia per esordire, della sfiducia che spesso subentra prima ancora di arrivare sul set, ma anche della volontà che sorregge ogni esordio e che Est Film Festival vuole premiare con il suo Arco d'Oro. In serata il tempo più clemente ha consentito la proiezione in piazza del quarto film in concorso 'Zoran, il mio nipote scemo', commedia agrodolce di Matteo Oleotto. Hanno chiuso il concorso venerdì 25 luglio 'Il venditore di medicine' di Antonio Morabito, a cui è seguito un interessante dibattito sul mercato dei farmaci in Italia, e 'Noi 4' di Francesco Bruni, un altro ritorno a Est Film Festival dopo la vittoria del Premio del Pubblico nel 2012 con l'opera prima 'Scialla!'. Ogni film in concorso si è conteso due premi: l'Arco d'Oro e 5.000 € - Premio Banca cattolica Gruppo Creval, assegnato dalla Giuria principale di Est Film Festival (presieduta da Claudio Giovannesi) e il Premio del Pubblico e 1.000 € - Premio Cantina Sociale di Montefiascone, assegnato dagli spettatori tramite una votazione quotidiana successiva alla proiezione.
Nelle ultime tre giornate del Festival si sono succeduti tre eventi extra e due incontri speciali. 'Il sindaco Petroselli' di Andrea Rusich ci ha raccontato la vita di uno dei più apprezzati sindaci di Roma, nato e cresciuto politicamente a Viterbo. L'evento è stato accompagnato dalla consegna della Borsa di Studio della CNA di Viterbo e Civitavecchia a Saverio Fabbri, studente dell'IISS Carlo Alberto Dalla Chiesa di Montefiascone e partecipante alla seconda edizione del progetto Est Film Festival nelle Scuole. L'attenzione della direzione del Festival è sempre stata rivolta a coinvolgere, anche in ambito lavorativo e con un'adeguata retribuzione, i più giovani in un progetto che, senza questo sguardo al futuro, perderebbe gran parte del suo significato. Parte dello staff è formato dagli studenti che hanno partecipato alla precedente edizione del progetto che ha portato i documentari nelle scuole, affiancati da responsabili che hanno accompagnato il Festival fin dalle prime edizioni.
Cinema ma anche musica e sport per un multiforme weekend di chiusura a Est Film Festival: sabato 26 luglio l'esecuzione dal vivo della Fantasia Wanderer di Franz Schubert hanno preceduto la proiezione del film 'Prima dell'alba' di Linklater in un'atmosfera tutta viennese. Al pianoforte il M° Leonardo Angelini.
Dopo la mattinata, la Rocca dei Papi è tornata a riempirsi per l'evento speciale '10 anni senza Marco Pantani', un omaggio che il Festival ha voluto dedicare al ciclista italiano più grande e famoso degli ultimi anni. Ospiti davvero dolci e speciali: la signora Tonina Pantani e Pino Roncucci, il primo allenatore dell'immenso ciclista. L'incontro è seguito alla proiezione di 'Pantani – The Accidental Death of a Cyclist' di James Erskine, film documentario che ripercorre le vicende sportive e umane del campione. Il pomeriggio, davvero commosso nel ricordo sia sportivo, che umano del campionissimo di Cesenatico, si è concluso con l'asta di una bicicletta, commemorativa del decimo anniversario della scomparsa, costruita da Giuseppe Caprio (Timebike), e il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alla Fondazione Marco Pantani Onlus.
Tre ospiti big hanno incontrato il pubblico di Montefiascone tra sabato e domenica: oltre a Pupi Avati, Arco di Platino 2014 alla carriera, Walter Veltroni e Pino Insegno sono stati protagonisti di due eventi con un grande successo di pubblico. L'idea di unire un documentario e un incontro pubblico, portando gli ospiti a esporsi raccontando le loro passioni e il loro lavoro è stata ancora una volta vincente. Prendendo le mosse dal suo documentario 'Quando c'era Berlinguer', opera prima, dopo la proiezione Veltroni ha raccontato cosa hanno significato per lui quegli anni e quanto sia pericoloso dimenticare alcuni dei valori del passato, affrontando la modernità senza una forte base personale. Piazzale Frigo ha, invece, ospitato l'incontro serale con Pino Insegno, prima della coinvolgente proiezione di 'The Dark Side of the Sun', documentario di Carlo S. Hintermann sulla straordinaria vita dei bambini e ragazzi affetti da xeroderma pigmentosum, rarissima malattia della pelle che rende impossibile esporsi ai raggi solari. Pino Insegno ha prestato la sua voce per il doppiaggio italiano del film, rendendo possibile una più ampia diffusione del documentario. Non si è parlato solo di malattie rare, tema su cui è importante una maggiore sensibilizzazione della popolazione, ma anche di cinema, doppiaggio e spettacolo, concludendo gli otto giorni di Est Film Festival con un lungo applauso.
Tra tanti eventi e tante proposte ci si potrebbe quasi dimenticare la competizione e i premi in palio, tanto più che l'atmosfera tra i concorrenti è sempre rilassata e amichevole, un'occasione per scambiarsi informazioni e opinioni sul mestiere e sulle opportunità tra 'addetti ai lavori'. Nel frenetico weekend finale, domenica 27 luglio, si è tenuta anche la cerimonia di premiazioni, che ha visto vincitori Daniele Suraci con 'Il passo della lumaca' per la sezione cortometraggi, Vieri Brini e Emanuele Policante con 'Rifiutati dalla sorte e dagli uomini' per la sezione documentari. La sezione lungometraggi ha visto vincere per la colonna sonora: Antonio Gramentieri con il film 'Zoran – Il mio nipote scemo'; mentre Sydney Sibilia si è aggiudicato il Premio del Pubblico con 'Smetto quando voglio' e Paolo Zucca ha trionfato vincendo il Premio della Giuria al Miglior Film con 'L'arbitro'. Gran finale a mezzanotte al Caffè di Piazza Vittorio Emanuele, con la proiezione del corto vincitore e il caloroso brindisi tra vincitori, direzione e pubblico, il tutto pensando già alla nona edizione di Est Film Festival, nel luglio 2015, sempre a Montefiascone.





Facebook Twitter Rss