ANNO 14 n° 89
Esplosione centrale
Enel, morte Capitani:
chieste 7 condanne
27/04/2015 - 00:00

CIVITAVECCHIA – Sette condanne, per pene variabili da un anno a un anno e sei mesi, sono state chieste dal pubblico ministero nei confronti degli imputati di omicidio colposo per la morte di Sergio Capitani, l’operaio ucciso da un violentissimo getto di acqua e ammoniaca nella centrale Enel Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia, avvenuta nell’aprile 2010. Capitani, trentuno anni all’epoca dei fatti, residente a Tarquinia, era dipendente dell’impresa Guerrucci, incaricata della manutenzione dell’impianto, stava tentando di rimuovere un’ostruzione da una tubatura, quando fu investito da un getto talmente potente che lo scaglio addosso all’impalcatura su cui stava lavorando fracassandogli il cranio.

Al termine della sua requisitoria, il rappresentante dell’accusa ha chiesto un anno e mezzo di reclusione per Nicola e Ivano Bracaloni, responsabili della centrale. Un anno e due mesi è stata la pena invocata per Francesco Sotgiu, responsabile del servizio prevenzione e protezione dello stesso impianto; Sergio Cappelletti, responsabile delle pulizie industriali; Luigi Stampella, capo turno e sottoposto di Cappelletti e Michele Petito, assistente alla linea su cui stava lavorando Capitani. Infine, per Vincenzo Trippanera, capo squadra di Capitani, il pm ha chiesto un anno di reclusione.

Le richieste del pubblico ministero hanno soddisfatto parzialmente il rappresentante della famiglia Capitani, l’avvocato Davide Capitani, peraltro cugino di Sergio. Ad avviso del legale, non avrebbero dovuto essere riconosciute le attenuanti generiche per tutti gli imputati, in virtù del buon comportamento processuale, in quanto, ha rilevato, alcuni di loro sono rimasti contumaci.

Al contrario, la soddisfazione dell’avvocato Capitani è piena giacché l’accusa ha ribadito che le responsabilità per la morte del giovane operaio sono chiare e indiscutibili, come è risultato dapprima dall’incidente probatorio e poi dalle testimonianze rese in aula.

Il processo è stato quindi aggiornato al 28 maggio, quando si terranno gli interventi dei difensori degli imputati. Lo steso giorno potrebbe essere emessa la sentenza.





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