ANNO 14 n° 110
Esattorie, ecco perché la Corte dei conti ha dato ragione al Comune
Marini: ''Ora si pensi ai lavoratori''
20/07/2016 - 02:00

VITERBO - La Corte dei Conti dà ragione al Comune e condanna Esattorie S.p.A, oggi in liquidazione ma negli anni passati incaricata della riscossione dei tributi per conto di Palazzo dei Priori, al versamento di un milione e 200mila euro nelle casse comunali come indennizzo per il disservizio creato all'ente. Lo ha deciso la sezione giurisdizionale della Corte per il Lazio, composta dal presidente Ivan De Musso e dai consiglieri Chiara Bersani e Marcovalerio Pozzato, nella seduta del 16 giugno scorso.

L'annuncio è arrivato ieri in consiglio direttamente dal vice sindaco Luisa Ciambella, che ha reso nota la decisione della magistratura contabile, racchiusa nella sentenza 226/2016. Sentenza che ha riconosciuto il 'grave danno erariale causato al Comune di Viterbo - si legge nel dispositivo dei magistrati - in relazione all'inadempimento restitutorio'. Esattorie aveva 'l'obbligo contrattuale di informare il Comune sullo stato degli accertamenti e delle riscossioni - dice ancora il testo della sentenza - tramite l'attivazione di un collegamento in line che permettesse all'ente locale l'accesso telematico agli archivi di Esattorie'. Un obbligo informativo mai assolto, secondo la Corte dei Conti, tanto che lente 'non poteva avere esatta contezza dell'andamento degli effettivi pagamenti da parte dei singoli contribuenti'.

Non solo. 'Nel quarto trimestre 2012 - scrivono ancora i giudici contabili - si evidenziava una riduzione dei versamenti relativi alla lista di carico della Tarsu 2012. Esattorie S.p.A si giustificava con la motivazione del sequestro preventivo di tutti i conti, con conseguente blocco dell'operatività aziendale'. A seguito di ciò' per restituire i 4 milioni e 400mila euro di tributi spettanti al Comune, Esattorie aveva presentato un piano di rientro da otto rate, con ipoteca sui beni immobili della società. Questa ipoteca poi è stata in seguito sostituita dalla polizza fideiussoria che ha già portato 3 milioni di euro circa di indennizzo nelle casse di Palazzo dei Priori, visto che l'azienda non aveva onorato le rate.

'Oltre al danno di natura strettamente contabile - si legge ancora nella sentenza - è ravvisabile un ulteriore pregiudizio subito dal Comune di Viterbo, conseguente al disservizio causato all'ente dall'inadempimento restitutorio, da riconnettere alla mancata efficienza, efficacia, economicità e produttività dell'azione della pubblica amministrazione'.

Ecco il perché del risarcimento di un milione e 200mila euro, importo del danno erariale subito dal Comune. Una giusta restituzione di quanto mai incassato da Palazzo dei Priori. 'Il tempo è galantuomo - ribadisce il consigliere comunale di FI, Giulio Marini, sindaco all'epoca dei fatti, che ha commentato con le stesse parole la notizia della sentenza della Corte dei conti -. Solo con il tempo e con l'onestà intellettuale si viene a capo di situazioni che all'inizio sembrano imbarazzanti'.

Marini è soddisfatto della decisione dei giudici contabili. 'Tre anni fa, all'inizio del nuovo mandato, l'amministrazione Michelini si trovò davanti all' enorme problema dello sconvolgimento strutturale delle riscossioni comunali - ricorda Marini -. Allora si ricercarono immediatamente i colpevoli e purtroppo non si ebbe la freddezza di capire ed immedesimarsi in chi aveva governato il principio della crisi. Non si cercò di unire gli intenti per combattere tutti insieme: comprendo l'inesperienza, ma i comportamenti ed i modi inquisitori a qualcuno all'epoca hanno fatto del male! Si pensò subito a trovare un Cristo da mettere sulla Croce ed invece colpo dopo colpo, nasce, avendo fiducia sia negli atti amministrativi sia nella giustizia, la soluzione ai problemi'.

In effetti ad oggi il Comune è in grado di recuperare quasi l'intera cifra non versata da Esattorie. 'Prima la fidejussione escussa per 3 milioni e 73 mila euro, compresi gli interessi - aggiunge -, poi la sentenza annunciata ieri che vale 1 milione e 200mila euro e che pone una pietra miliare sul prosieguo della controversia. Dopo questo percorso tortuoso e difficilissimo rimane da invocare oggi l'ottenimento di una soluzione per i dipendenti delle ex Esattorie, che dopo tre anni aspettano un riscontro, ma purtroppo gli indirizzi del Governo nazionale non sono chiari e non facilitano la risoluzione di questo tema'. 'Auspico che oggi, si possa cambiare e trovare un rimedio alle difficoltà di 28 lavoratori (nella foto) - conclude -. Un ringraziamento doveroso va a quanti hanno lavorato per trovare le soluzioni per salvaguardare l'amministrazione comunale, ai tecnici che hanno sofferto nei momenti difficili per questa esperienza amministrativa, ma che sanno che con il tempo è stato riconosciuto appieno il loro valore, non solo nella città, ma a livelli molto più ampi'. 





Facebook Twitter Rss