ANNO 14 n° 115
Eroina nella cappa della stufa in cucina
Spacciatore viterbese a processo
18/12/2016 - 02:02

VITERBO – Nascondevano l'eroina nella cappa di aspirazione della stufa in cucina o nel portafogli, per averne una dose sempre con sé. Oggi P.N. è a processo per detenzione di sostanze stupefacenti: per lui un rito abbreviato. Il suo coinquilino, nonché socio negli illeciti affari, ha optato invece per la strada del patteggiamento.

A smascherare i loro traffici il nucleo antidroga della squadra mobile viterbese. ''Erano mesi che nella provincia si verificavano gravi episodi di overdose: eravamo intenzionati a venirne a capo – spiega uno dei poliziotti –. Il 28 maggio del 2012 abbiamo fermato P.N.. E’ stato il primo dei tanti controlli che di lì a poco avremmo effettuato. Nascosti nel suo portafogli, abbiamo trovato 0,7 grammi di eroina. Più o meno una dose, come la mia personale esperienza mi insegna’’.

E così, dopo quella prima perquisizione fisica, il sopralluogo nell’appartamento di via Cairoli che l’imputato condivideva con un amico. Lì, la scoperta. ''Nella cappa di aspirazione della cucina abbiamo trovato una grande quantità di eroina e hashish - continua -. In giro per casa, inoltre, tutto il necessario per confezionare e spacciare le sostanze: dal bilancino al cellophane. Ma non è finita qui, anche a casa della madre abbiamo trovato altre quantità di droga e un cucchiaino''.

Un cerchio che si chiude intorno all’uomo e offre una spiegazione ai numerosi casi di overdose che hanno colpito la provincia nel 2012. ''Nel suo cellulare abbiamo trovato messaggi e chiamate scambiati proprio con le stesse persone che poi finirono in ospedale''.

Immediatamente denunciato, ora P.N. è a processo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tornerà in aula il prossimo 19 giugno. 






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