ANNO 14 n° 109
''Ero sicuro di segnare''
Monterosi, Andrea Costantini e quegli 11 metri che valgono un campionato
18/04/2017 - 18:07

MONTEROSI - Il capitano si è messo sulle spalle il Monterosi Fc nel momento più difficile.

Dopo l’errore di Fanasca ad Albano, Andrea Costantini si è presentato sul dischetto a Muravera consapevole dell’altissima posta in palio. Un rigore da tre punti che il numero cinque biancorosso ci racconta così: ''Io e Davide Buono eravamo i possibili rigoristi. Nella rifinitura avevamo provato qualche calcio di rigore con la promessa che se fosse capitato ci saremmo consultati. Al fischio dell’arbitro ci siamo dati uno sguardo. Ho fatto capire subito a Davide che avrei tirato io. E’ stato il primo rigore della mia carriera. Ero talmente sicuro di me stesso che avrei fatto gol che non ho avuto problemi. E’ stata una rete pesantissima che ha permesso al Monterosi di portare a casa tre punti importanti. Dedico il gol a mia moglie Gloria visto che sono proprio dieci mesi che ci siamo sposati''.

Latte Dolce prossimo avversario del Monterosi in un rush finale che prevede poi per i biancorossi un turno di riposo e la chiusura ancora in casa col Trestina.

La squadra ha ottenuto un lungo riposo durante le festività di Pasqua. Costantini approva la scelta di mister D’Antoni: ''Questi quattro giorni di pausa ci hanno fatto bene, serviva uno stop per ricaricare le pile. Meglio un buon riposo che un cattivo allenamento in vista di questo sprint finale. Il Monterosi dovrà fare sei punti ora però abbiamo messo gli altri nelle condizioni di non poter più sbagliare. Noi dobbiamo però pensare a noi stessi. Guardiamo il nostro orto che prevede le gare contro Latte Dolce e Trestina''.

Dopo qualche partenza dalla panchina Andrea Costantini è tornato ad essere un elemento imprescindibile della squadra: ''Sono stato qualche partita fuori ma è normale, quando siamo tutti a disposizione il mister ha molta concorrenza. E’ successo anche a Buono ed a altri miei compagni. Penso di aver risposto nel modo migliore quando sono stato chiamato in causa. Dopo i tre crociati trascorsi non ho paura certo di fare qualche panchina, sono sempre stato uno con le palle pronto a superare qualsiasi difficoltà''.







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