ANNO 14 n° 115
Emergenza arsenico - Il giudice di pace condanna la Regione
Risarcimento di 1000 euro ai cittadini
17/09/2014 - 17:06

VITERBO - Il giudice di pace di Viterbo ha riconosciuto la responsabilità della Regione Lazio per il danno subito dai cittadini a causa dell'arsenico. La notizia arriva da una sentenza del 2 settembre in cui il giudice ha posto a carico della Regione il pagamento di 1000 euro - oltre gli interessi legali - a favore di coloro che ne proporranno il giudizio.

''In questo modo viene sancita - commentano i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Gianluca Grancini e Luigi Maria Buzzi - la grave responsabilità della Regione Lazio, cioè è quella di non avere ancora terminato nè collaudato i potabilizzatori che consentirebbero alla Talete di erogare acqua priva di arsenico e fluoruri, nonostante il termine ultimo entro il quale realizzarli era fissato al 31 dicembre 2012. Questa è la prova che, come più volte citato da Fdi - An anche in consiglio comunale, la questione arsenico non poteva essere 'addebitata' a Talete bensì si doveva risalire alla fonte, in questo caso termine più che mai appropriato, e cioè alle inadempienze della Regione Lazio, ai ritardi accumulati al mancato rispetto degli impegni presi''.

Fratelli d'Italia con l'europarlamentare Marco Scurria aveva anche interrogato il Parlamento Europeo: ''Il tentativo era affermare il principio che il nostro territorio non può essere lasciato solo e che la Regione e la Comunità Europea devono intervenire a tutela del nostro territorio e del diritto alla salute, che è un bne protetto dalla nostra Carta Costituzionale'', hanno spiegato Buzzi e Grancini.

''Finalmente questa sentenza darà una svolta a questo annoso problema che interessa gran parte dei cittadini viterbesi attirando anche l'attenzione dei media nazionali'', hanno concluso i due consiglieri comunali.





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