ANNO 14 n° 89
Elezioni Provinciali
''Su Bartolacci
centrodestra unito''
Sparate boordate su Battistoni
23/04/2015 - 14:16

VITERBO - Il centrodestra presenta le truppe (ex cammellate) per la corsa alla presidenza della nuova Provincia: depotenziata di diverse competenze, ma pur sempre ente che conserverà deleghe importanti (viabilità, ambiente, mobilità, edilizia scolastica). Accanto al candidato allo scranno più alto Fabio Bartolacci (sindaco di Tuscania), la gran parte di chi corre per una poltroncina da consigliere. Un'unica donna (Stefania Nicolosi da Tuscania) e diversi primi cittadini, oltre ai responsabili provinciali dei partiti che sostengono questa scelta: Forza Italia, Nuovo centro destra, Fratelli d'Italia. 'Il lavoro di unità è andato a buon fine - chiarisce subito Bartolacci -. Se, come pare, sarà approvata la nuova legge elettorale per eleggere la Camera, che assegna il premio di maggioranza alla lista vincente, allora vorrà dire che noi abbiamo anticipato i tempi con una lista unitaria nella quale confluiscono tutti gli esponenti dell'area moderata. E' stato centrato un obiettivo importante'.

Il discorso cade inevitabilmente sulle assenze più che sulle presenze. Francesco Urbanetti, consigliere provinciale uscente (oltre che commissario provinciale di Forza Italia insieme a Claudio Ubertini), non ci gira intorno: 'Sono stati fatti tutti i tentativi possibili, ma non sono andati a buon fine. Ne siamo dispiaciuti, ma resta un importante lavoro di squadra che va sottolineato e messo in evidenza. Come pure va ringraziato pubblicamente Fabio Bartolacci che si è messo al servizio della coalizione senza chiedere nulla in cambio'. Sergio Caci, candidato e sindaco di Montalto di Castro, è molto più esplicito: 'Chi non appoggia il candidato presidente espressione del centrodestra, deve essere considerato fuori . Se non lo fa il diretto interessato, ammesso che sia iscritto, ci pensino gli organi di garanzia interni'. Seconda bordata: 'Non presentare un candidato alla presidenza è indice di debolezza: significa semplicemente che non si ha un numero sufficiente di consiglieri comunali disposti a firmare la lista'. Per la cronaca, di firme ne servivano 130. E Laura Allegrini, ex senatrice di An e Pdl e oggi Ncd, ci mette la chiosa finale: 'Non si può pensare di fare il congresso provinciale di Forza Italia utilizzando le elezioni per Palazzo Gentili. Fioroni con la sua lista civica ha dato una spinta in più a Mazzola; dalle nostre parti invece si toglie qualcosa. Non è questo il momento per contarsi'.

Francesco Cuzzoli (Ncd, presidente uscente della commissione bilancio) sceglie un ragionamento più tecnico: 'Siamo una delle poche province italiane (10-15 al massimo) con i conti in ordine e senza rischio di default. Ma i tagli della risorse hanno messo in ginocchio l'ente, tanto che, senza provvedimenti correttivi, da luglio in poi saranno anche in pericolo gli stipendi dei dipendenti. Tanto valeva abolirle del tutto e trasferire le competenze a Comuni e Regioni, fornendo comunque i mezzi per fare le cose'.

Si sciama in allegria: nessuno si nasconde le difficoltà della battaglia perché i numeri contano e non si possono nascondere. Dove pensate di arrivare? 'Mazzola ha già fatto i pronostici: vince con il 70%. Se quindi arriviamo al 31% è già un successo'.






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