ANNO 14 n° 107
''Elezioni provinciali, una proposta a tutela dei beni comuni''
Battisti: ''Approfittiamo di questo appuntamento per un ampio dibattito''
17/11/2019 - 18:33

Da Bengasi Battisti riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - Possiamo trasformare il 15 dicembre, data del rinnovo del consiglio provinciale, da mera e semplice conta a proposta attraverso l’apertura di un dibattito che coinvolga amministratori elettori, portatori di interessi e abitanti della nostra provincia.

Lo dobbiamo alla nostra Terra e alle nostre Comunità, che chiedono di essere tutelate da tutte quelle aggressioni ambientali che sottraggono futuro e compromettono salute e benessere.

Lo dobbiamo ai movimenti per l’acqua, che sono impegnati da anni per la gestione pubblica del servizio idrico e per l’applicazione della legge regionale 5/2014 che permetterebbe la auspicata fine della esperienza Talete e di tutte le ingiustizie che subiscono i cittadini.

Lo dobbiamo ai nostri laghi, al nostro paesaggio, alla nostra agricoltura tipica e di qualità. E ancora, alle produzioni biologiche e al comparto delle vere energie rinnovabili.

Possiamo contribuire ad una Provincia con una corretta gestione dei rifiuti capace di recuperare risorse evitando inquinanti impianti di distruzione e smaltimento. Potrebbe essere inoltre la sponda istituzionale per favorire in modo capillare azioni tese al risparmio energetico e per affermare una auspicabile economia circolare. Una provincia che sappia meglio tutelare i beni comuni e i diritti dei suoi abitanti sarebbe possibile anche attraverso una proposta di scopo costruita dal basso da sindaci e consiglieri che in tante occasioni hanno condiviso e condividono vertenze comunitarie a difesa dei beni comuni e della risorsa acqua. Una lista capace di introdurre temi e rappresentare sensibilità in una elezione che pur apparendo inutile eleggerà donne e uomini con una grande responsabilità sulle politiche ambientali e sulla gestione dell’acqua.Trasformare le elezioni provinciali da conta a proposta è possibile e ovviamente come sempre dipende da ognuno di noi. Che un vento efficace possa spazzare le nubi che avvolgono le elezioni di un ente anestetizzato da una normativa che l’ha trasformato in un secondo livello sottraendole al suffragio universale e che mantiene competenze e poteri dai quali dipende una nuova idea e, nello stesso tempo, antica idea di territorio.






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