ANNO 14 n° 111
Edilizia, i lavoratori scendono in piazza
Ecco le prioritą dei sindacati per la Tuscia
13/11/2019 - 13:14

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo.

''A distanza di otto mesi dallo sciopero generale del 15 marzo, i lavoratori delle costruzioni tornano in piazza per chiedere il rilancio del settore.

L’appuntamento è per il 15 novembre, con iniziative in 100 piazze italiane,  presidi, volantinaggi, incontri con le Istituzioni per ribadire la richiesta al Governo di intervenire con scelte chiare e misure concrete che riportino il settore al centro della politica, rilanciando così la competitività e la produttività di tutto il paese.

Sarà l’ennesima occasione per illustrare le nostre proposte, a partire dall’urgenza di attivare una vera politica industriale per i settori dell’edilizia e dei materiali da costruzione, indispensabile a dare risposte definitive alla crisi nel settore.

Chiediamo inoltre il rilancio delle infrastrutture, la riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, la riforma delle pensioni e del fisco, un impegno più forte sulla legalità con il rafforzamento del Durc e della congruità, l’attuazione della Patente a punti, un inasprimento delle pene, una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

FENEALUIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL di Viterbo e di Rieti saranno a manifestare insieme con i lavoratori, con un presidio presso lo svincolo di Micigliano (RI).

Le nostre priorità per il rilancio del settore edile per Viterbo il completamento dell’Ospedale Belcolle, della tratta stradale della Orte – Civitavecchia, l’ammodernamento ferroviario per Roma e il raddoppio della Cassia; per Rieti la ricostruzione dell’area interessata dal Sisma del 2016, dove tra Decreti Legge, ordinanze ministeriali e Commissariali, continua a rappresentare un miraggio per la popolazione e per l’intero territorio.

Rimettere in moto il settore, da sempre volano per la ripresa economica, vuol dire non solo lavoro per centinaia di migliaia di persone e ossigeno per un indotto enorme ma dare al paese infrastrutture moderne, edifici e territori riqualificati, riducendone i consumi e mettendoli in sicurezza dai rischi sismico ed idrogeologico. Far ripartire le costruzioni vuol dire far ripartire l’intera economia del paese.  

I segretari provinciali di Viterbo e Rieti

Francesco Palese (FENEALUIL Viterbo-Rieti)

Francesco Agostini (FILCA CISL Lazio Nord)

Carlo Proietti (FILLEA CGIL C/Vecchia-Roma Nord-Viterbo)






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