VITERBO – (ale.ser.) Seppur nel massimo riserbo, le indagini degli uomini della Squadra mobile, indirizzate a fare piena luce sul terribile episodio di cronaca avvenuto alla scuola media Fantappiè, proseguono a tamburo battente.
Tutto o quasi, ormai, il personale del corpo insegnante e ausiliario è stato ascoltato dagli investigatori: il sospetto è che qualcuno sapesse. Conoscesse gli atteggiamenti tutt’altro che educativi cui l’assistente scolastica assumeva nei confronti del ragazzino diversamente abile di dodici anni, vittima di aggressioni verbali e fisiche.
Stando a qualche indiscrezione pare che, effettivamente, qualcuno avesse notato la condotta più che discutibile dell’assistente, dipendente di una cooperativa che fa capo al Comune e che si occupa del sostegno a persone portatrici di handicap nelle scuole. Solo che nessuno si era preoccupato di segnalare la situazione agli organi competenti, né di chiedere la sostituzione dell’assistente.
Non è escluso, adesso, che a breve vengano presi provvedimenti.
''E' una situazione delicata. Procediamo con cautela e nel riserbo assoluto'', dicono dagli uffici di piazzale Romiti.