ANNO 14 n° 116
E' guerra atomica in maggioranza
Maria Rita De Alexandris non si dimette da presidente del consiglio e innesca
un domino che rischia di far saltare in aria definitivamente l'amministrazione
28/05/2015 - 23:20

di Roberto Pomi

VITERBO - Palazzo dei Priori show. La maggioranza del sindaco Leonardo Michelini è reduce da un pomeriggio di ''ordinaria follia'', durante il quale ne sono viste di tutti i colori. C'è stato l’annuncio il discorso letto tra le lacrime del presidente del consiglio Maria Rita De Alexandris che ha rimesso il proprio incarico nelle mani del consiglio e all’annuncio della nuova giunta da parte del sindaco Leonardo Michelini.

Crisi chiusa? Pare proprio di no. Alla seduta di consiglio ha fatto seguito un confronto tra diversi pezzi della maggioranza piuttosto acceso. Tutto lo scacchiere si muove sul braccio di ferro tra i ''serra-panunziani'' e i ''fioroniani''. L’annuncio del sindaco della nuova giunta, che è suonato come un dicktat: ''O così o si va a casa. Questa è la mia giunta, se non va bene mi dimetto e vado via subito'' le parole usate da Michelini.

Il quadro delle deleghe ha lasciato particolarmente scontenti i ''serra-panunziani''. I sette infatti avevano chiesto al sindaco tre assessori: conferma di Antonio Delli Iaconi, ingresso di Alessandra Troncarelli e di un terzo. I bene informati dicono Sandro Mancinelli. Ma Michelini ha risposto picche. La più arrabbiata sembra essere proprio la Troncarelli, contenta sì dei Servizi Sociali ma che avrebbe voluto un assessorato pieno. E per pieno si intende comprensivo della delega al Volontariato, in mano al consigliere Marco Ciorba.

E nel pomeriggio sarebbero volate parole grosse tra i due. Ma al centro dei malumori degli ex Ds c’è anche il mancato ridimensionamento di Luisa Ciambella. I 7 infatti puntavano a un rimpasto capace di limitare quello che considerano uno strapotere che da due anni è in mano alla delfina di Giuseppe Fioroni. La conferma di tutte le deleghe alla Ciambella ha mandato in bestia la componente ''serra-panunziana''.

La situazione è talmente tesa che la Troncarelli avrebbe più volte rifiutato la firma dell’incarico. Ma gli attriti non finiscono qui.

Alta tensione dentro Viva Viterbo. Da una parte l’asse Filippo Rossi – Giacomo Barelli che hanno spinto sulle dimissioni di Maria Rita De Alexandris. Dall’altra proprio il presidente del consiglio in carica, che in diversi hanno visto piangere tra le stanze del palazzo, che in realtà non avrebbe alcuna intenzione di lasciare la presidenza. Tanto che la De Alexandris non si è proprio dimessa, ha rimesso il proprio incarico nelle mani dei consiglieri. Aprendo un problema non da poco e forse non da tutti compreso a pieno.

E se Maria Rita De Alexandris dovesse rimanere in carica – per destituirla c’è bisogno che il consiglio la sfiduci -, si aprirà un nuovo, incandescente, fronte di lotta, dagli esiti non prorpio scontanti. A questo punto, a rischiare grosso potrebbe essere l’assessore Barelli. E’ ormai chiaro che Viva Viterbo non ha la forza per giustificare due posti di primo piano all’interno dell’amministrazione.

E questa prospettiva spiega il quasi venire alle mani e lo scambio di battute forti tra Barelli e Sergio Insogna. Una scintilla scattata nel momento in cui Insogna, rivolgendosi al presidente, ha pronunciato la frase: ''Nessuno le ha chiesto di dimettersi''. Parole che hanno fatto scattare l’assessore.

Ma ci sono altre partite in atto e gruppi che spingono per chiudere la faccenda De Alexandris. La sinistra della maggioranza vorrebbe Francesco Serra alla presidenza, uan poltrona a cui il capogruppo Pd non ambirebbe più come una volta. Tutto questo andrebbe a liberare il ruolo di capogruppo a cui sembrano puntare Christian Scorsi, Martina Minchella e Daniela Bizzarri. Una guerra nucleare è in corso e sempre più pezzi della maggioranza convengono: ''Meglio far venire giù il Comune''.





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