ANNO 14 n° 110
E' cieca, nessuna truffa: assolta 76enne
Per la procura avrebbe finto l’invalidità per la pensione, cadono le accuse
20/06/2018 - 17:32

TUSCANIA – Secondo la procura avrebbe percepito indebitamente per oltre trent’anni una pensione di invalidità e un accompagno, truffando l’istituto nazionale di previdenza sociale per oltre 37mila euro. Ma per una 76enne di Tuscania, per anni al centro di una dura battaglia legale, finalmente è stata fatta giustizia.

Assolta per non aver commesso il fatto: una sentenza di innocenza con formula piena che fa cantare vittoria al suo legale, l’avvocato Fabrizio Ballarini.

Al centro della lunga vicenda giudiziaria la malattia di Stargardt e una guerra tra perizie: da una parte quella dell’accusa secondo cui la donna, nonostante le difficoltà, avrebbe avuto un residuo di vista centrale che le avrebbe permesso di svolgere le normali azioni di vita quotidiana. Dall’altra, quella della difesa secondo cui, al contrario, la retinopatia da cui la donna è affetta sarebbe a tal punto invalidante da necessitare un accompagno.

E questa mattina, a cinque anni da quella denuncia e da quell’infamante accusa, è arrivata la sentenza di assoluzione: nessun reato è stato commesso dalla donna, che tra le altre cose, dal 2007 secondo la Asl viterbese è considerata non vedente a tutti gli effetti e segnalata all’unione nazionale ciechi per un aggravamento della situazione.

Immensa la soddisfazione del difensore Fabrizio Ballarini, anche alla luce della super perizia richiesta dal tribunale per far chiarezza sull’accaduto: la retinopatia da cui la 76enne è affetta di fatto le offre una vista periferica, ma non centrale. Riesce quindi, con attenzione, ad annaffiare le proprie piante in giardino – come denunciato da molti testimoni – ma non di guardare la televisione.






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