ANNO 14 n° 88
''E' cascata dalle scale, io per attutirla ho sbattuto il bacino…ha perso i sensi''
La telefonata al 118 di Andrea Landolfi dopo ore dalla caduta di Maria Sestina: ''Ha vomitato e perso sangue dal naso e dalle orecchie’''
24/05/2020 - 07:01

RONCIGLIONE – ''La mia compagna è cascata dalle scale…stavamo sulle scale a chiocciola, ha perso i sensi, non so più che dire…ha rigettato''.

Andrea Landolfi ha la voce affannata e chiede aiuto in continuazione all’operatore del 118 di turno la mattina del 4 febbraio del 2019. ‘’Aiutatemi vi prego’’ non smette di ripetere il 31enne romano, che dallo scorso 13 novembre è in carcere con l’accusa di omicidio: per la procura viterbese nella notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019, al culmine di una lite avrebbe scaraventato la fidanzata Maria Sestina Arcuri giù dalle scale, lanciandola nel vuoto oltre il parapetto. E solo dopo ore, alle 6 del mattino successivo, avrebbe chiamato aiuto. ''Troppo tardi'' per l’accusa, che gli contesta quindi anche l’omissione di soccorso.

A mandare in onda la telefonata inedita fatta da Landolfi ai soccorritori è la trasmissione di Rai Tre ''Chi l’ha visto?''.

''Parla, ma dice cose così…non lo so, è cascata. Io per attutirla ho sbattuto il bacino. Io ho sbattuto sulla testa, dietro, vicino al camino. Lei ha perso il sangue dal naso e dalle orecchie. Io me so preoccupato perché qua non me risponde lei…io che devo fare? Aiutatemi vi prego''.

Al telefono con l’operatore del 118, Landolfi ripete anche quanto successivamente ribadito davanti al pm: i due fidanzati sarebbero caduti insieme dalla scalinata, mentre stavano parlando e si stavano abbracciando. ''Tutta l’abbiamo fatta la scala a chiocciola, perché si è sbilanciata, stavamo parlando, io stavo sulle punte …stavamo giocando, scherzando…Io mi sono sbilanciato, lei si è retta su di me e io per attutirla…però purtroppo lei la botta l’ha presa e io la botta l’ho presa più forte, però non lo so evidentemente…''.

''La botta lei l’ha presa o dietro la schiena o vicino all’orecchio, però poi da là l’ho riportata su: ha rigettato quello che ha mangiato. Tutto, ma non ha rigettato sangue. L’ho curata, le ho dato il Biochetasi e l’acqua fredda…mi diceva i numeri…''.

''Fateme sape, aiutatime ve prego…io qui non so che fa…''. Trasportata in ambulanza all’ospedale di Belcolle, Maria Sestina è morta dopo alcune ore. ''Quando siamo arrivati aveva gli occhi aperti, respirava quasi regolarmente, ma era in stato di incoscienza. Non rispondeva ai comandi'' hanno spiegato medici e infermieri del 118.

Il processo in Corte d’Assise a carico del 31enne è entrato nel vivo durante questa settimana: si tornerà in aula il 25 giugno.





Facebook Twitter Rss