ANNO 14 n° 110
''Doppio orario: a Vignanello un solo bus la mattina e uno alle 14 per il ritorno''
La denuncia di una madre disperata: ''Nessuno ci ascolta ed è un continuo rimpallo di responsabilità''
21/10/2021 - 17:46

VIGNANELLO - Riceviamo e pubblichiamo la denuncia di una mamma rispetto alle problematiche che stanno soffrendo gli studenti delle superiori, in particolare quelli di Vignanello, rispetto al doppio orario d'ingresso a scuola e al trasporto pubblico.

''Vorrei denunciare che anche questa mattina siamo stati costretti ad accompagnare i ragazzi a scuola. Le corse dei treni vengono soppresse la mattina stessa senza avvisare, i pullman non passano. Questo naturalmente accade giornalmente per tutte le direzioni, il problema è vivo in tutta la regione, ma la nostra situazione è invivibile.

Noi genitori del plesso di Vignanello dell’I.I.S Midossi siamo tutti arrabbiatissimi. Per Vignanello le corse Cotral sono pochissime e la maggior parte dei ragazzi prende l’UNICO mezzo della mattina sia che deve entrare alle 8 o alle 9:40. Chi ha il turno tardi aspetta in strada. Al ritorno i mezzi ci sono per l’uscita delle 14, ma non per le uscite di pomeriggio, quindi le famiglie per preservare la salute dei figli si fanno carico di accompagnarli con notevoli sacrifici.

Diteci voi come affrontare questa grave situazione: nessuno ci ascolta e assistiamo ad un continuo rimpallo di responsabilità tra Cotral, Prefettura ed USR, mentre i nostri ragazzi stanno in strada per ore, con l’inverno alle porte, per orari imposti dalle autorità senza e i disservizi del Cotral. Ai ragazzi sta venendo a mancare non solo la serenità per studiare, ma adesso anche il tempo materiale. La maggior parte degli studenti di Vignanello ogni giorni affronta in media due ore di tempo passate in strada ad aspettare i mezzi e il viaggio, in alcuni casi anche di un’ora e mezzo. Come fanno i ragazzi prima di tutto a studiare e condurre una vita normale?

Se non si prendono provvedimenti immediati, non oso immaginare quale futuro potranno avere i nostri figli. E’ demoralizzante vedere che le autorità, anziché assumersi le loro responsabilità, scaricano i sacrifici e le difficoltà interamente sulle spalle delle famiglie''.

Roberta Laureti





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