ANNO 14 n° 116
Domani le autopsie di Silvia e Francesco
In serata, una veglia di preghiera per la ragazza con il vescovo
20/03/2017 - 02:00

ORTE - Verrà disposta questa mattina dal magistrato Chiara Capezzuto l'autopsia sui corpi di Silvia Tabacchi e Francesco Marigliani, i due giovani ritrovati cadaveri in un'auto parcheggiata sul ciglio della strada Vasanellese. 

La tragedia è avvenuta attorno alle 16 di venerdì pomeriggio quando, da quanto accertato dagli inquirenti, il ragazzo, un ferroviere ventottenne, ha fatto fuoco sull'ex fidanzata uccidendola per poi togliersi la vita. Tre i colpi sparati dall'uomo all'interno dell'utilitaria: uno, a bruciapelo, alla tempia sinistra della studentessa; uno contro se stesso all'addome e poi l'ultimo, fatale, alla testa. Questo è quello che emerso dall'ispezione cadaverica effettuata sabato mattina, all'ospedale Andosilla di Civita Castellana, dal medico legale Alfredo Canonici.

L'esame autoptico di domani, che probabilmente verrà affidato al medico legale Giorgio Bolino e che dovrebbe svolgersi presso l'obitorio del cimitero di San Lazzaro, chiarirà definitivamente la dinamiche del dramma: non è escluso un esame tossicologico per accertare se il ragazzo abbia agito o meno sotto l'effetto di sostanze. Al termine dell'autopsia la riconsegna dei corpi alle famiglie per i funerali.

Per gli inquirenti, comunque, non ci sono dubbi che si tratti di omicidio-suicidio. I due giovani, secondo le ricostruzioni, si sono incontrati sulla piazzola di quella strada, lui venendo da Amelia a bordo di una moto, lei da Vasanello sulla sua Renault Megane. Un ultimo appuntamento per restituirsi degli oggetti dopo la fine della loro relazione durata 16 anni. Il capolinea di una storia d'amore di cui Marigliani però non ha mai accettato la fine: a spingerlo al folle e premeditato gesto anche quella nuova relazione che la ragazza aveva cominciato da qualche mese. Da qui la condanna a morte, studiata nei minimi dettagli, per quella donna che non lo amava più e poi per se stesso che non poteva vivere senza di lei. Condanna eseguita con una Glock calibro 9 acquistata il giorno prima in un'armeria di Terni.

A testimoniare la lucida follia del ragazzo, studente di medicina col massimo dei voti, anche tre fogli di una lettera scritta al pc ritrovati nel casco della sua Kawasaki Ninja. ''Prima ucciderò lei e poi mi sparerò'' si legge, e poi il testo prosegue, in maniera farneticante, lasciando intendere l'ipotesi del ''suicidio di coppia''. Solo un depistaggio, secondo gli investigatori, che hanno anche sequestrato il computer del giovane dalla sua casa di Amelia per ulteriori accertamenti. Intanto, è stato ascoltato dai carabinieri il ragazzo con cui Silvia Tabacchi aveva iniziato da pochi mesi una relazione, l'unico a conoscenza di quell'ultimo incontro di venerdì tra i due ex, che ha negato che la ragazza fosse preoccupata o spaventata dal comportamento di Marigliani.

''Si tratta dell'ennesimo atto di violenza, come i tanti che purtroppo accadono in Italia, con vittima una donna'' dice in merito Laura Pernazza, sindaca di Amelia, il paese di Marigliani. ''Non conoscevo il ragazzo, so che lui e la madre sono originari di Terni e si sono trasferititi a Macchie (una frazione n.d.r.) da qualche anno''. ''Dispiace - prosegue - che Amelia sia balzata alle cronache per questo femminicido, in paese abbiamo addirittura un punto di ascolto per dare aiuto alle donne vittime di abusi''. ''Questa tragedia - conclude - ha distrutto due famiglie''.

Domani alle 21 di sera, nella chiesa di Santa Maria a Vasanello, è in programma una veglia per Silvia. Presiederà il momento di preghiera il vescovo Romano Rossi.

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