ANNO 14 n° 115
Domani a Ferento
Teresa Mannino
La comica si racconta
in ''Sono nata il 23''
29/07/2015 - 11:37

VITERBO - A Ferento irrompe la comicità di Teresa Mannino. Domani sera, giovedì 30 luglio (ore 21,15), per la 50a stagione estiva organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia con il patrocinio della Regione Lazio, il supporto del Comune di Viterbo , di quattro sponsor privati (Banca di Viterbo, Unindustria, Conad Ipermercato e AntennAdsl) e con la direzione artistica di Patrizia Natale, l'attrice sarà in scena con ''Sono nata il 23''.

''Ho voglia di raccontarmi - dice Teresa - Voglio raccontare al mio pubblico la mia vita, com’ero, come sono cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me’. Un viaggio nella sua infanzia, tra i piccoli e grandi traumi di allora che magari poi si sono rivelati formativi. ‘Sono diventata quella che sono passando attraverso momenti difficili che mi hanno fatto crescere. Ecco, voglio raccontarvi i miei traumi; ad esempio? Ad esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il bagno, l’acqua non c’era più. Un classico. E poi voglio parlare dei calciatori di ieri e di oggi e del rapporto genitori figli''. Così, passando attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei rapporti genitori e figli, o quello dei mitici anni ’70, Teresa racconta la sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni.

''La mia forza e determinazione - afferma - derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi hanno amata incondizionatamente. Ero una ribelle ma loro mi hanno sostenuta anche quando non ho seguito le orme familiari, come ad esempio nei miei studi universitari''.

Oggi che da figlia è diventata madre, Teresa individua nel rapporto genitori figli un cambiamento critico per cui siamo diventati iperprotettivi a scapito di bambini che crescono impacciati ed insicuri.

''Siamo genitori talmente preoccupati di tutelare i figli dai pericoli quotidiani che non curiamo la società nella quale dovranno crescere'' confessa. Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del tradimento. La letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli. Ma guarda caso le donne che tradiscono non vengono perdonate e di solito muoiono, mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti a fare una brutta fine! Così Teresa prenderà in prestito la figura dell’eroe classico alla luce dei tormenti di Penelope, e rivelerà il suo potenziale di antieroe di tutti i tempi.

''Sono nata il ventitré'' è lo specchio dei suoi pensieri; e siccome pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, sarà un’esperienza divertente seguire il suo filo logico. ''Sono una persona diretta, nel bene e nel male.- aggiunge - Questo è il mio pregio ed il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso rischio sempre di ferire e di essere ferita. Sembra un paradosso, ma la sincerità può essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto all’inizio, quando non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico per i miei modi diretti. Ora si divertono un sacco''.






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