ANNO 14 n° 110
Divisi, come ai tempi di Guelfi e Ghibellini
Nel Lazio si litiga per il green pass, in Umbria penalizzati gli under 30
27/07/2021 - 12:55

di Massimiliano Morelli

 

Come ai tempi dei Guelfi e dei Ghibellini, col Paese diviso. Ma non siamo nel XIV secolo, non ci stanno le Signorie di mezzo.

Oggi si litiga per il green pass, e le manifestazioni di piazza si sono tenute in diverse città. Tremila persone si sono radunate a Roma, piazza del Popolo; non sono state altrettante quelle che hanno protestato a Viterbo, davanti al Palazzo dei Priori. Ma il senso è lo stesso, nella città del papa così come nella città dei papi. “Il popolo è sovrano”, “No green pass”, gli slogan richiamano alle proteste di piazza delle femministe datate anni Settanta, “Il corpo è mio e me lo gestisco io”. Questione politica, e non solo.

In controtendenza a quanto accaduto in Umbria, dove si alza forte la voce degli under 30, quelli che invece il vaccino lo vorrebbero ma che a causa delle scelte della Regione non riescono ancora a farselo inoculare. Il report del governo sull’Umbria è spietato: solo uno su cinque ha ricevuto la prima dose, il 21,78%. Perché l’Umbria ha prima posticipato e poi bloccato somministrazioni e prenotazioni per i più giovani al fine di recuperare i ritardi accumulati nelle altre fasce di età.




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