ANNO 14 n° 89
Disoccupazione record nel Viterbese
Dai dati della Camera di Commercio emerge un quadro davvero preoccupante
11/07/2016 - 02:00

di Irene Minella

VITERBO - AAA cercasi lavoro: un grido d'aiuto disperato si solleva da Viterbo. La Città dei Papi raggiunge, senza congratulazioni, livelli record di disoccupazione rispetto al resto del Lazio. A dirlo sono i dati del sedicesimo rapporto sull’economia della Tuscia Viterbese - Polos 2015 presentato dalla Camera di commercio qualche giorno fa.

Anlizzando i dati nello specifico, infatti, si nota che se da una parte la situazione generale in Italia sembra stare lentamente iniziando a migliorare - si registra, infatti, un piccolo, ma pur positivo dato sull’incremento degli occupati pari al +0.8% -, dall’altra Viterbo fa registrare ancora un segno negativo, perdendo quello che lo Stivale guadagna in modo quasi inversamente perfetto: -0.9%. Il tasso di occupazione nella Tuscia, inoltre, è a favore del genere maschile con un 66.9% di occupati uomini rispetto al 45.5% delle donne lavoratrici.

I dati sulla disoccupazione a Viterbo e provincia decrescono (-15.3%) rimanendo, anche in questo caso, al di sopra della media nazionale. Ma è una falsa buon notizie, perchè di fatto c'è anche da registrare una minore ricerca di lavoro da parte degli inoccupati. ''Purtroppo questa percentuale non è un buon segnale - sottolinea Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di commercio di Viterbo -. Questi dati non lasciano ben sperare, anzi dimostrano che sono molti quelli che decidono di abbandonare la ricerca di un posto di lavoro''. Inoltre, anche in questo caso le donne disoccupate sono di più degli uomini: 16.8% rispetto all’11,4%.

Eppure, qualche tempo fa, sembrava che qualcosa di positivo stesse succedendo. Infatti secondo le analisi condotte ad aprile di quest'anno dal Centro Studi ImpresaLavoro sui dati Istat, nella Tuscia la situazione generale dell’occupazione risultava addirittura in positiva controtendenza rispetto al trend nazionale. Le analisi dell’Istat ponevano Viterbo al quinto posto, con un incremento di 13302 unità rispetto al periodo antecedente alla crisi.  






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