ANNO 14 n° 88
''Diritti del lavoro: da quale pulpito!''
Il coordinamento ''Lavoro e Beni comuni'' critico con Fioroni
15/12/2017 - 12:10

VITERBO - Riceviamo dal coordinamento''Lavoro e Beni comuni'' e pubblichiamo:

''Abbiamo letto la presa di posizione dell’on. Fioroni nei confronti dell’Ispettorato del Lavoro sulla vicenda dei lavoratori che prestano servizio precario nelle manifestazioni natalizie della nostra città. Ovviamente, anche noi riteniamo doveroso e indispensabile l’intervento degli organi di controllo ogniqualvolta si renda necessario, al fine di salvaguardare i ‘prestatori d’opera’ da ogni forma di abuso.

Detto ciò, ci ha molto colpito l’accalorato intervento dell’onorevole, in quanto ci appare a dir poco singolare che a difendere i diritti dei lavoratori sia un esponente politico del maggiore partito di maggioranza, che ha approvato il Jobs Act, l’abolizione dell’art. 18, l’Alternanza Scuola/Lavoro.

A proposito di quest’ultima ‘trovata’, ricordiamo che proprio nel nostro capoluogo, in settembre, si è tenuto un banchetto del PD, alla presenza della ministra dell’Istruzione Fedeli, durante la quale sono stati utilizzati gratis, ovvero in cambio di “crediti formativi”, allievi/e dell’Istituto Alberghiero Ipsea di Caprarola, in veste di camerieri/e.

Altre mille forme di volontariato coatto, non retribuito o sottopagato, stanno diventando di questi tempi le uniche nuove forme di ciò che oggi viene definito “lavoro”.

Nel ribadire che i diritti dei lavoratori debbano essere puntualmente tutelati attraverso i controlli degli uffici preposti, noi riteniamo che la prima forma di salvaguardia debba essere garantita dai massimi organi costituzionali, ossia dal Parlamento e dal Governo, attraverso la ‘normale’ attività legislativa ed esecutiva.

Non è quello che sta accadendo. Anzi di fatto, con gli ultimi interventi sul lavoro, sono state legalizzate forme di sfruttamento che pongono i lavoratori in uno stato di grande debolezza, esponendoli ad ogni forma di ricatto da parte dei datori di lavoro: questa è la realtà che soprattutto i giovani sperimentano disgraziatamente sulla propria pelle.

Pertanto, prima di sollecitare la min. Bellanova e il min. Poletti a procedere sulle verifiche dell’Ispettorato del Lavoro, come fa l’on. Fioroni, riteniamo che egli debba interessarli alla revisione di tutte quelle leggi, da lui stesso sottoscritte, che di fatto hanno falcidiato ogni regola di salvaguardia della dignità sul lavoro.

Se invece la polemica del’onorevole voleva essere soltanto un’operazione strumentale in vista delle prossime scadenze elettorali, ci limitiamo a dire: da quale pulpito!''






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