ANNO 14 n° 116
Dionisi, candidato
sindaco del M5S:
''O noi, o Primieri''
L'ex segretario di Facciamo per Cambiare: ''No ai surrogati del Quadrifoglio''
20/04/2016 - 02:00

di Alessandro Castellani

ORTE - Si definisce ufficialmente, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultim’ora, lo scacchiere politico ortano in vista delle elezioni comunali del 5 giugno: dopo Angelo Giuliani, Dino Primieri Angelo Ciocchetti, la rosa dei candidati a sindaco si completa con il quarto nome di Massimo Dionisi, esponente del Movimento 5 Stelle.

Dionisi, 36 anni,è alla prima esperienza politica attiva e negli ultimi anni ha fatto molto parlare di sé con la sua ''creatura'', l’associazione culturale Facciamo per Cambiare, di cui ricopriva la carica di segretario e con cui ha promosso numerose iniziative, anche a livello provinciale.

Il nome di Dionisi come candidato sindaco è stato ufficializzato dal Movimento 5 Stellequesta mattina e ha immediatamente scatenato un turbinio di reazioni nel mondo politico ortano, colto evidentemente di sorpresa dalla scelta. Il neo-leader pentastellatoracconta in maniera semplice la sua nomina. ''Sono stato contattato come referente di Facciamo per Cambiare dal Movimento 5 Stelle per un incontro su temi politici e programmatici. Il dialogo è proseguito in maniera positiva e poco tempo dopo, quando ai circa 50 attivisti del Movimento è stato chiesto di indicare le possibili figure di candidato a sindaco del gruppo, il mio nome è risultato il più votato. È stata una cosa che mi ha colto davvero di sorpresa edevo confessare che, prima di accettare questo fardello, ho passato notti insonni e mi sono lungamente consultato con i familiari e gli amici più stretti''.

La scelta del Movimento 5 Stelle per Dionisi è maturata dopo incontri con tutte le altre forze politiche della città. ''Come associazione Facciamo per Cambiare, negli ultimi due anni abbiamo incontrato diverse volte tutte le realtà politiche di Orte, ma a tutte abbiamo sempre ribadito che l’associazione avrebbe continuato ad occuparsi solo di iniziative sociali e culturali. Poi, parlando con la gente, sentivo sempre più insistenti le richieste di impegnarmi direttamente in politica; contemporaneamente, è arrivata la proposta del Movimento 5 Stelle, che ho giudicato la migliore possibile, ed eccomi qui''.

La maggiore critica che da sempre viene mossa a Dionisi è legata alla presunta ambiguità della sua associazione,che si è costituita ed opera come culturale, ma partecipa anche a tavoli politici. ''Ribadisco che Facciamo per Cambiare non si è mai impegnata direttamente in politica – ribatte Dionisi –Tanto è vero che, alle scorse elezioni, non abbiamo dato indicazioni di voto. Abbiamo partecipato ai tavoli politici perché venivamo invitati ed esprimevamo pareri perché ci occupavamo di tematiche strettamente legate all’attività amministrativa delle istituzioni, ma abbiamo sempre messo in chiaro che Facciamo per Cambiare non sarebbe entrata in politica, tanto è vero che io ora mi sono dimesso dall’associazione''.

Dionisi trova anche delle assonanze tra il suo percorso equello degli altri candidati. “Tutti i personaggi che s’impegnano in politica hanno un pregresso legato al mondo dell’associazionismo. Angelo Ciocchetti, per esempio, fa parte dell’associazione Veramente Orte, ma sarebbe assurdo dire che quella è un’associazione politica solo perché c’è un tesserato impegnato politicamente.”

Secondo Dionisi, la differenza sostanziale tra lui e gli altri candidati a sindaco sta nella novità portata dal progetto che incarnano. ''Il Movimento 5 Stelle è l’unica alternativa vera al governo di Primieri. Ciocchetti è stato assessore nel Quadrifoglio per dieci anni e Giuliani è sostenuto da Moreno Polo, un uomo cheha appoggiato incondizionatamente l’operato di Primieri fino al giorno delle sue dimissioni. Vogliamo davvero credere che le alternative a Primieri siano le stesse persone che ci hanno governato per anni insieme? Chi non condivide lo stile di amministrazione che fu del Quadrifoglio, non può che dare fiducia a noi, perché di sicuroOrizzonte Comune e Anima Orte non rappresentano niente di nuovo''.

Il candidato sindaco pentastellato è convinto che la differenza si vedrà già a partire dalla campagna elettorale. “Finora non c’è mai stato nessuno che abbia detto agli ortani i veri motivi di certi problemi, perché tutti erano stati complici nel crearli. Noi spiegheremo in modo chiaro cosa non funziona ad Orte, racconteremo i fatti alla gente, senza paura di dire le cose come stanno. Non faremo personalismi, ma informeremo i cittadiniin modo chiaro e trasparente.” Dionisi prevede anche gli attacchi che riceverà. ''Mi diranno che sfrutto la politica per interessi personali, perché rappresento le 136 famiglie colpite dall’alluvione del novembre 2012. Io sto combattendo nell’ombra da anni per sapere cosa non funzionò quel giorno, adesso continuerò a farlo alla luce del sole. È una battaglia di verità e di giustizia, non credo ci sia da vergognarsia portarla avanti''.

Il programma elettorale del Movimento 5 Stelle ortano, a detta del candidato sindaco, matura da tutto il percorso d’impegno del gruppo, fin dalla sua creazione. ''La premessa d’obbligo è che il nostro programma prende spunto dai principi fondamentali della Carta di Firenze del Movimento. Secondo noi le aree d’intervento amministrativo su Orte si dividono in due categorie: una macro-area di settori in cui c’è bisogno di riorganizzare e rinnovare, come ad esempio gli impianti sportivi e gli uffici comunali, e una macro-area di settori in cui bisogna proprio partire da zero, come ad esempio l’attenzione per le categorie più deboli, come gli anziani, i bambini e le famiglie in difficoltà. Sembra assurdo dirlo, ma ad Orte c’è voluto il commissario per istituire un fondo a favore delle persone più bisognose.” Altro punto fondamentale è la riduzione degli sprechi. “Non possiamo più permetterci di buttare via soldi in cose senza senso. Penso, ad esempio, alla casa famiglia, che è stata costruita in una zona d’esondazione non edificabile. Non si poteva costruire la struttura in un’altra area, senza rischiare di spendere soldi a palate per riparare i danni ogni volta che esonderà il fiume?''.

Dionisi parte con la reale convinzione di riuscire a vincere le elezioni, anche se i sondaggi lo danno sfavorito rispetto ai tre concorrenti. ''So che da molti siamo visti come la quarta forza in campo, anche perché partiamo dal 6% ottenuto nelle scorse elezioni, ma questa volta abbiamo una lista molto buona e sono convinto che faremo un grosso risultato''.

Interessante anche il giudizio complessivo sul quadro elettorale. ''La scelta che si presenta agli elettori è solo tra il Movimento 5 Stelle eIdee Chiare:noi rappresentiamo il cambiamento, loro la continuità. Chi non è soddisfatto di come si è amministrato negli ultimi anni, scelga noi; chi vuole andare avanti così, scelga Primieri. Le altre due liste sono dei surrogati del vecchio Quadrifoglio, con all’interno dei soggetti che hanno abbandonato Primieri non per divergenze sul metodo amministrativo, ma solo ed esclusivamente per contrasti in merito alle candidature e i ruoli all’interno della coalizione. Votare per loro e sperare in un cambiamento non ha senso''.

Ultimo ad annunciare il candidato sindaco, il Movimento 5 Stelle recupera sugli altri competitor chiudendo per primo la lista: il 30 aprile, infatti, saranno presentati ufficialmente tutti e dodici i candidati che sosterranno Massimo Dionisi ed il programma di governo, nel primo di una serie di eventi che accompagneranno tutta la campagna elettorale dei pentastellati di Orte.






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