ANNO 14 n° 89
''Difficile accettare una simile tragedia''
Lunedì una veglia in sua memoria una messa nella palestra dell'istituto
03/07/2015 - 02:00

VITERBO - Rabbia e commozione per una tragedia inspiegabile, sulla quale le autorità non sono ancora riuscite a fare chiarezza. La notizia della morte del sedicenne Giuseppe Centamore, annegato nella piscina del Camping La Petite Camargue ad Aigues-Mortes, in Francia, ha gettato nello sconforto insegnanti e compagni di scuola del liceo classico Mariano Buratti, frequentato dal ragazzo che era iscritto alla seconda C.

Giuseppe si trovava in vacanza con la famiglia. Il corpo del ragazzo è stato trovato nella serata di martedì 30 giugno, quando altri bagnanti hanno dato l'allarme. ''Il giovane italiano, per qualche ragione in via di accertamento, è stato risucchiato da uno dei tre scarichi principali della piscina ed è rimasto bloccato sott’acqua. C’è voluto l’intervento di più persone per riportarlo a galla''. Così il procuratore della Repubblica di Mins, Stanislav Vallat, in un’intervista all’emittente France3, ha ricostruito la tragedia.

Il ragazzo è stato immediatamente soccorso  e trasportato in elicottero all'ospedale di Nîmes, dove purtroppo gli sforzi del personale medico sono stati vani: mercoledì notte il decesso. Giuseppe, padre di origine calabrese e mamma siciliana, ha sempre vissuto a Viterbo, aveva una sorella di 12 anni e, come detto, frequentava la II C del liceo di via Tommaso Carletti. 

In attesa degli sviluppi delle indagini, subito avviate dalla polizia francese e concentrate sul sistema di depurazione dell'impianto che potrebbe essere alla base del decesso, i ragazzi dell'istituto stanno organizzando una cerimonia per ricordare Giuseppe: inizialmente pensata per stasera, si svolgerà lunedì 6 luglio nella palestra del liceo Mariano Buratti.

Alla famiglia del ragazzo sono arrivate le condoglianze da parte della preside dell'istituto, Paola Moscucci, e del corpo insegnanti: ''Una tragedia inspiegabile - ha commentato la dirigente scolastica - siamo vicini alla famiglia e ai compagni di classe, sconvolti dall'accaduto''.

Tanti messaggi da parte dei ragazzi del Buratti, increduli di fronte alla notizia della morte di Giuseppe: ''La sua morte ha ucciso tutti - scrive una compagna di scuola- noi della classe siamo morti con lui''. '' Condiglianze dal 4c classico, un abbraccio grande'' commenta un'altra ragazza. ''Ciao Peppe, ora sei in un posto migliore'' è il saluto scelto da un altro ragazzo per dire addio all'amico che non c'è più''.





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