ANNO 14 n° 79
Differenza tra polmonite e bronchite: come riconoscerle
27/02/2020 - 10:54

La polmonite e la bronchite sono malattie del sistema respiratorio che hanno molti sintomi in comune: febbre, dolore al petto, tosse, affanno e sensazione di spossatezza. Capire se si è affetti da una o dall’altra malattia può risultare difficile, ma saperle distinguere è importante per potersi curare nella maniera più opportuna. Vediamo quali sono i sintomi, le cause e la diagnosi di polmonite e bronchite.

 

I sintomi

I sintomi più comuni della bronchite sono innanzitutto le difficoltà respiratorie, come ad esempio la tosse, l’affanno, il respiro sibilante o una sensazione di oppressione al torace.

Per quanto riguarda la polmonite i sintomi sono: tosse con muco, il quale a volte può contenere anche delle tracce ematiche, febbre molto alta, astenia, dolori muscolari e al torace. La polmonite può essere provocata da virus, funghi o batteri e spesso colpisce soggetti con più di 65 anni o bambini con un’età inferiore ai due anni. Inoltre, hanno un rischio elevato di contrarre questo tipo di infezione anche gli immunodepressi. Ciò che comporta la comparsa della polmonite possono essere, come nel caso della bronchite, i fumi tossici o alcuni agenti chimici.

 

Bronchite o polmonite?

La polmonite si distingue dalla bronchite per l’entità degli organi intaccati da virus, batteri o funghi. Quindi, se a essere colpito è il tessuto polmonare si parla di polmonite, invece, se la sepsi riguarda la trachea e i bronchi allora si tratta di bronchite, la quale può distinguersi a sua volta tra cronica e acuta. Nel primo caso la causa scatenante è il fumo e in maniera minore le polveri inquinanti, mentre nel secondo caso il responsabile è un virus. Chi desidera capire meglio cos’è la bronchite acuta, può consultare pagine dedicate su un sito come Shop-Farmacia, dove viene spiegato cosa fare in presenza di questo disturbo. In ogni caso, quando si ha il sospetto di soffrire di una malattia del sistema respiratorio è sempre il caso di rivolgersi a un medico che, dopo aver effettuato un’attenta diagnosi, indicherà al paziente la terapia da seguire.

 

La diagnosi

La prassi per diagnosticare entrambe le malattie prevede diverse tipologie di esami:

- Esame di coltura sull’espettorato, il quale indaga la presenza di batteri contenuti nel muco;

- Esame del sangue, utile per contare i leucociti;

- Radiografia toracica, la quale può mettere in evidenza la presenza o meno di infezioni o polmoniti;

- Spirometria, necessaria ai fini della misurazione della quantità d’aria che si immette nei polmoni.

Grazie a questi test, il medico sarà in grado di individuare il problema e di proporre la relativa cura. Dopo che il medico ha diagnosticato la malattia nel paziente, è importante che vengano seguite le indicazioni mediche attraverso la somministrazione di medicinali e un periodo di cautela, in modo tale che l’organismo sia in grado di riprendere le energie perse a causa della patologia.




Facebook Twitter Rss