ANNO 14 n° 88
Diciassette torri alte 185 metri
Tutti i dettagli della nuova proposta presentata dalla Windmanagement
27/04/2016 - 02:00

di Eleonora Celestini

TUSCANIA – Parco eolico tra Montebello e la Roccaccia, finalmente emergono i primi particolari dettagliati del progetto presentato dalla società Windmanagement Tuscania-Tarquinia srl per la realizzazione dell'impianto, che sarà sottoposto all'esame della Conferenza dei servizi il prossimo 16 maggio.

Rispetto all'istanza di autorizzazione presentata in Provincia il 10 marzo 2011 dalla Windmanagement, che prevedeva l'installazione di di 37 aerogeneratori alti 185,5 metri (pale comprese), con 135 di altezza del mozzo e 51,5 metri di ampiezza delle eliche, il progetto attuale, riformulato, prevede una riduzione a 17 torri, con le stesse dimensioni, che sprigionerebbero 4500 kW. Il precedente progetto, all'interno del percorso autorizzativo, il 1° febbraio 2012 aveva incontrato il parere negativo della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo perché l’area oggetto dell'intervento era stata valutata ''sottoposta parte a vincolo paesaggistico per le università agrarie e parte a vincolo paesaggistico per la protezione delle aree boscate''. Inoltre, nella relazione che aveva espresso parere contrario, si legge che ''la realizzazione dell’intervento andrebbe ad aumentare l’elevata concentrazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili di tipo eolico, in itinere e già in corso di realizzazione nella medesima aerea, comportando l’alterazione dell’immagine storicizzata dei luoghi, visibili da siti di notorietà internazionale e di attrattiva turistica come Tarquinia e Tuscania...''. E ancora ''la tutela del paesaggio in questione è volta anche alla difesa delle peculiarità del sito legato al turismo e all'agricoltura, nonché alla produzione agricola di qualità che verrebbero minacciate dalla scomparsa dei suoli agricoli e di pascolo…''.

Queste erano state le osservazioni poste nel 2012. A novembre 2014 la prima riunione della Conferenza dei servizi le fece proprie e chiese alla Windmanagement di modificare il progetto. Cosa che la società del settore eolico ha fatto, introducendo variazioni al programma iniziale, con l’intenzione di mitigare o eliminare le problematiche sollevate dalla Soprintendenza. Si tratta di modifiche che, secondo l’azienda, rispettano le ''Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili'' (DM 10 giugno 2010) e che privilegiano, a parità di potenza di ogni singola torre, la riduzione del numero degli aerogeneratori rispetto alla loro altezza. In questo modo la Windmanagement Tuscania-Tarquinia è certa di aver presentato ora un progetto conforme agli strumenti pianificatori e ai vincoli vigenti.

Le pale, in sostanza, vengono ridotte di numero in maniera considerevole (17 invece di 37), ma non di potenza e di altezza. Un'altezza non indifferente, se consideriamo che la ciminiera della centrale di Montalto è alta 150 metri, il Pirellone di Milano 127 metri e la piramide di Cheope 139. Le pale di Tuscania, dunque, con i loro 185,5 metri sarebbero alte come tre torri di Pisa (ma dritte in questo caso) o sei Macchine di Santa Rosa messe una sopra l’altra. Visibili da buona parte della provincia, come già accade per le torri della vicina Piansano, che sono una ventina circa, alte 80 metri da terra con eliche ampie 30 metri.

In attesa della Conferenza dei servizi del prossimo 16 maggio in Provincia, intanto, domani si riunirà in Comune a Tuscania la commissione consiliare apposita per la verifica del progetto, alla luce delle modifiche presentate dalla Windmangement srl. Va ricordato che l’amministrazione Bartolacci sin dal suo insediamento nel 2014 si è sempre detta contraria all’ipotesi parco eolico nella zona di Montebello, e ultimamente anche il Comune di Tarquinia ha sollevato dubbi sull’opportunità di creare un impianto di tale impatto in quell’area. Ora però bisognerà attendere i pareri tecnici di tutti gli enti interessati in merito alla proposta rimodulata per capire se il parco eolico tra Tuscania e Taqruinia resterà solo un'ipotesi campata in aria o se diventerà realtà.






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