VITERBO - La questione della decadenza dei consiglieri comunali Maurizio Tofani e Francesco Moltoni torna in prima commissione e viene rimessa nelle mani del presidente del consiglio Maria Rita De Alexandris, che dovrà inserirla tra i punti in discussione nel prossimo consiglio comunale.

La vicenda che scotta, per la quale si è aperto il meccanismo della decadenza, è quella scaturita dal brutto epilogo della vicenda Cev. Con la condanna della Corte dei Conti verso gli ex amministratori, tra cui i due consiglieri attualmente in forza a Oltre le mura, a risarcire i 3 milioni di euro con cui la giunta decide di rifinanziare la società muncicipalizzata.

Moltoni e Tofani sono stati condannati al risarcimento di 80mila euro a testa. In caso di mancato versamento di queste cifre rischiano di diventare incompatibili con il loro ruolo di consiglieri, per effetto del contenzioso che si aprirebbe tra loro e l’amministrazione comunale che rappresentano.

La questione sta determinando imbarazzi tra gli stessi consiglieri comunali. Sul tavolo della discussione di oggi il parere del ministero, che in sostanza indica di aprire il procedimento di decadenza, e la nota dei legali di Tofani e Moltoni che sostengono la tesi opposta.

Il dato interessante ribadito è la questione della polizza assicurativa, che il Comune aveva a suo tempo stipulato per coprire eventuali errori dei propri amministratori. Ma l’assicurazione si è rifiutata di rispondere delle cifre richieste dalla Corte dei Conti, sostenendo la presenza di errori al momento della stipula. Proprio per questo Palazzo dei Priori ha dato il via a un procedimento legale verso l’assicurazione stessa nel 2012.

Ora sempre il Comune chiede i soldi agli amministratori. Su questo fatto l’ex sindaco Marini si è espresso così: ''Contesto questa procedura di recupero dei soldi che si muove su due binari''. Parola al consiglio.