ANNO 14 n° 89
Dal 15 febbraio mercato al Carmine, via libera alla sperimentazione
Arena: ''Lavoriamo per riportarlo dentro le mura in forma diffusa''. L'opposizione: ''Niente parcheggi, sarà una bolgia. Mazzata per il centro''
30/01/2020 - 19:16

VITERBO - Via libera al trasferimento del mercato settimanale dal Sacrario al Carmine. L'ordine del giorno presentato dai capigruppi della maggioranza è stata approvata dal Consiglio comunale. Si tratta di una sperimentazione della durata di sei mesi, si parte il 15 febbraio, con eventuale proroga. L’area individuata ricomprende via Corrado Alvaro (in parte), via Filiberto Boccacci, via Domenico Bastianini (in parte), via dei Bersaglieri (in parte).

''La sperimentazione che si richiede di votare sul Carmine è supportata da studio tecnico e rispecchia lo standard che un mercato settimanale come quello di Viterbo richiede - ha detto Paolo Bianchini di FdI - Se ci fosse stata la possibilità di portare il mercato di oggi a Valle Faul, lo avremmo fatto. Via Valle di Faul è la prioritaria idea di questa maggioranza, anche per andare in prosecuzione del progetto Plus avviato con Giulio Marini sindaco. Valle Faul non è un parcheggio, ma cosa diversa da come oggi viene utilizzato. Valle Faul è una location giusta servita da parcheggi e due ascensori. Va adibita ad area mercatale riqualificata, rivista, stabiliti i nuovi parametri e le nuove categorie merceologiche, Non stiamo dicendo no a valle Faul, ma sì a Valle Faul dal primo gennaio 2021 (le licenze in essere cessano il 31 dicembre di quest’anno), quando il mercato sarà riqualificato per categorie merceologiche. Vogliamo riportare il mercato in centro, ma a determinate condizioni''.

''Vanno riqualificati il mercato e l’offerta merceologica, il nostro è un mercato zoppo. Se continuiamo a lasciarlo lì dove è oggi, non affronteremo mai il problema della destinazione definitiva, una soluzione adeguata all’interno delle mura'', ha detto Paolo Muroni (Forza Italia). Andrea Micci (Lega), ha aggiunto: ''In futuro non dobbiamo relegare il mercato in un’area circoscritta, significa ghettizzarlo e non fare il bene delle altre attività commerciali del centro storico''. L’idea del Carroccio è quella di un mercato diffuso: ''Quattro cinque piazze del centro storico con numero ridotto di banchi, divise per categorie del centro storico. Ciò significa far rivivere il centro, facendo girare i frequentatori''. Per Fondazione, ha parlato Gianmaria Santucci: ''La soluzione individuata – ha detto - non è quella perfetta, ma una soluzione che ci fa fare un passo in avanti. L’alternativa era rimanere così o trovare una soluzione per quanto imperfetta fosse. Tutti abbiamo dei dubbi, ma ci siamo presi la responsabilità di provare. Su Valle di Faul va fatta verifica definitva su cosa si può fare o no''.

Prima del voto è intervenuto anche il sindaco Arena: 'Lospostamento è fondamentale per un percorso che va verso un mercato diffuso di alta specializzazione per il centro storico, ringrazio l’assessore Mancini'. 

Nella minoranza, voto favorevole al trasferimento al Carmine da parte di Giacomo Barelli (Forza civica): ''Il mio è un voto in prospettiva. Ritengo la nuova sede migliore rispetto a quella attuale. Dal 16 febbraio inizieremo a discutere della sede definitiva''.

''Non sono d’accordo a questa sperimentazione – ha detto invece la consigliera Lina delle Monache - per diversi motivi, il primo il problema dei parcheggi''. Dello stesso parere il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Massimo Erbetti: ''Al Carmine non c’è parcheggio, l’unico è quello delle poste. C’è anche il problema che il sabato lì c’è una scuola. Nell’orario di entrata e uscita, la rotatoria – a venti metri dalla ipotetica sede del mercato - è completamente bloccata. Una bolgia. C’è uno studio sulla quantità dei parcheggi? Per il centro storico è inoltre un danno”.

''Lo spostamento del mercato è una necessità che va avanti da anni, ma non ritengo il Carmine l’ubicazione migliore per tanti motivi – ha affermato Luisa Ciambella, capogruppo del Pd -, non ultimo per la presenza di una scuola a distanza di pochissimi metri. Sia la mattina presto che all’uscita non è facile gestire la situazione e il traffico. Avevamo avanzato proposte anche rispetto alla Valle di Faul dove avevamo fatto lavori per realizzarlo lì. Quali sono i motivi che oggi ostano a ubicarlo lì, anche tenendo conto della riqualificazione fatta. Oggi i pareri dei tecnici sarebbero diverse da quelli di allora, che erano favorevoli. Si possono vedere?''.

Alvaro Ricci, dal canto suo, ha sottolineato: ''L’opzione di Valle di Faul era particolarmente idonea, oppure si poteva valutare altre sedi. Si poteva anche ragionare sul frazionamento dello stesso, con le nuove normative. Una soluzione sperimentale inoltre cozza con le consuetudini e abitudini. Il mercato al Carmine sarà un grande mercato rionale. Voglio vedere quanti cittadini viterbesi anche di una certa età prenderanno un mezzo pubblico per andarci. Parcheggi non ce ne stanno. Tranne quello delle Poste. Una scelta non adeguata''.

''Il Carmine per molti è troppo difficile da raggiungere, se non impossibile, vista l’anzianità delle persone che sono quelle più inclini a frequentare il mercato del sabato''. E’ quanto ha affermato invece la consigliera Patrizia Notaristefano (Viterbo 2020), che ha chiesto pure quale fosse il parere della Asl: ''Presumo che debbano essere anche servizi igienici? Ci sono requisiti idonei per una affluenza così tante di persone per una durata limitata di tempo, dalle 8 di mattina alle 13?''. Patrizia Chiatti, anche lei di Viterbo 2020, ha domandato invece si fosse presa in considerazione l’ipotesi di spostare il giorno del mercato.

''Meglio il Carmine piuttosto che rimanga lì dove è adesso. Ci poteva essere un posto migliore, ma almeno mettiamo fine a una discussione che va avanti da anni. Non significa che sia il miglior posto possibile, però… Non stiamo discutendo la sede futura del mercato. Sono d’accordo alla sperimentazione. Dal 16 febbraio discuteremo delle sede definitiva. E’ un voto in prospettiva, perché voglio stimolare la discussione. Manca una visione da parte della maggioranza''.





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