ANNO 14 n° 110
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Da Umberto all'Umberto: ecco Bossi
Il senatur per la prima volta a Viterbo incontra i leghisti made in Tuscia
18/12/2014 - 02:00

VITERBO - Arriva con un pulmino bianco, manco fosse in gita. Scende con difficoltà, maglione verde e sigaro Garibaldi al seguito. Entra e saluta, lo applaudono di cuore. La prima volta di Umberto Bossi – il senatur, il vecchio leone che creò, alimentò, rese grande la Lega Nord – a Viterbo è una situazione strana. Ristorante ''A Casa'', posto accogliente in fondo al Poggino, al Rinaldone, le nove di sera passate.

Eccoli: lui, l'Umberto, col capogruppo al Senato Gianmarco Centinaio e il vice Sergio Divina, arrivano qui, dove una volta era tutta Roma ladrona. Lo accolgono i vertici di Lega federalista, a partire da Umberto Fusco (uno che al disegno Lega ha creduto da tempi non sospetti ed oggi in corsa per coordinare l'intero Lazio leghista) e Maurizio Pinna. Ospiti per un saluto volante, l'ex sindaco Giulio Marini (che di Bossi fu collega senatore) e l'ex vicesindaco Enrico Contardo. E tanti militanti: da Viterbo, da Orte, da Nepi e Ronciglione e Acquapendente e persino da Nettuno e Civitavecchia. Assenti: quelli di Patriae (o come si scrive) l'altra anima leghista della città, seppur più giovane, e anche gli alleati di Casapound.

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