ANNO 14 n° 116
Da santona a truffatrice, ''Voleva
guarirci, ci ha rovinato la vita''
Sedute da 300 euro e regali costosissimi, finta terapeuta finisce a processo
30/04/2018 - 06:55

VITERBO – Passando le mani sul corpo degli ammalati sarebbe riuscita a farli guarire. Con prestazioni da 300 euro l’una. E con la promessa che nel giro di pochissimo tempo la protezione dal malocchio e dalle malattie si sarebbe estesa a tutta la famiglia.

Un castello di menzogne, costruito facendo leva sulla fiducia e sulle fragilità di poveri malcapitati, che ora ha fatto finire S.C. dritta in tribunale.

Una finta guaritrice che, con soldi e regali costosissimi, avrebbe donato a tutti salute e serenità. A chi da poco aveva perso un bambino, avrebbe fatto tornare la fertilità e una nuova gravidanza. A chi affetto da tumore, avrebbe dato la speranza di risolvere i propri problemi senza l’aiuto dei chirurghi. Ma non solo: i suoi poteri magici avrebbero avuto effetto anche sul bestiame.

''Ero fragile e frastornata – spiega in aula una delle vittime della ‘’santona’’ – avevo da poco avuto un aborto. Tutto ciò che volevo era un altro figlio. In più mi sentivo stanca, affaticata. Avevo l’impressione che dentro di me qualcosa non andasse''. Così l’incontro con S.

''Appena mi ha visitato, mi ha detto che da lì a breve sarei morta. Il problema era più grave del previsto. Avrei dovuto fare diverse sedute con lei''.

Sedute da 300 euro l’una, per un costo finale di migliaia e migliaia di euro. ''Si è fatta consegnare anche molti gioielli in oro e argento. Diceva che li avrebbe trattati, protetti dal malocchio e poi ce li avrebbe restituiti''.

Ma così non è stato. Né per la giovane donna, caduta nelle grinfie della finta guaritrice. Né per un contadino e allevatore di Soriano nel Cimino.

''Mi era stato diagnosticato un tumore. Su un famoso giornale di inserzioni ho letto che S. risolveva qualsiasi tipo di problema. Così l’ho chiamata''.

Un primo incontro, una chiacchierata. Poi la nascita di un rapporto di fiducia, quasi di amicizia. ''Si è sempre comportata bene con me – spiega l’uomo in aula – ma oggi so che la sua era solo la recita di un copione. Per ottenere ciò che desiderava''.

L’uomo, 68enne, le avrebbe consegnato anelli e collane in oro della moglie, oltre a più di 6 mila euro in contanti.

''Vedeva malattie ovunque: nel bestiame che allevavo, nelle persone che frequentavano casa mia. In mia moglie''. Il tutto per guadagnare soldi facili e poi far perdere ogni traccia di sé.

''Dall’oggi al domani è sparita: ci ha chiamato dicendo che le era morto il figlio e poi è diventata un fantasma''. Portando con sé soldi e gioielli dei suoi finti pazienti. Ora parti offese nel processo.

Si tornerà in aula il prossimo 4 ottobre, di fronte al giudice Giacomo Autizi.






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