ANNO 14 n° 89
Da Napoli a Viterbo per truffare anziani
I carabinieri hanno sgominato una banda che agiva nel Centro Italia
14/08/2018 - 06:40

VITERBO - Sono state fermate dai carabinieri del nucleo investigativo di Grosseto le sei persone, cinque uomini e una donna, ritenute responsabili delle truffe a carico di anziani a Viterbo e in diverse altre città di Lazio e Toscana.

Come riportato da grossetonotizie.com, l'indagine è scattata a seguito delle denunce provenienti da ignari cittadini, soprattutto donne anziane, che erano state contattate dai truffatori. Attraverso i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche svolte dai carabinieri è stato possibile ricostruire il meccanismo ben collaudato nel tempo attraverso il quale i componenti della banda agivano.

Da Napoli alcuni componenti della banda criminale selezionavo e contattavano le vittime telefonicamente, presentandosi come carabiniere o funzionario del Tribunale o assicuratore, oppure come avvocato, convincendo le vittime che un parente senza assicurazione aveva causato un incidente e quindi per questo trattenuti presso caserme o addirittura presso il tribunale.

Le vittime, spesso frastornate dalla capacità di convincimento dell’interlocutore e soprattutto in ansia per il parente coinvolto nel falso incidente stradale, in diverse occasioni venivano effettivamente indotte a consegnare somme di denaro e oggetti in oro ad un incaricato ''trasfertista'' che, sempre da Napoli, si recava nei pressi dell'abitazione pronto per entrare in possesso di tali beni ed allontanarsi rapidamente con la refurtiva. I preziosi e l’oro sono venivano poi rivenduti a due uomini titolari di un compro-oro, vicino ai truffatori.

In pochi mesi sono stati accertati ben 23 episodi di truffe o estorsioni, tentate o consumate, tra Viterbo, Grosseto, Firenze, Arezzo, Roma, Frosinone, Viterbo, Rieti, L’Aquila.






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