ANNO 14 n° 111
Da Milano a Farnese per creare cosmetici con olio d'oliva e latte di asina
Le ricette di bellezza di Chiara Caggiula con i prodotti della terra viterbese. Nella Tuscia si realizza ''il progetto di una figlia che nasce dal sogno di un padre''
27/11/2017 - 07:20

FARNESE – Da Milano alla piccola campagna di Farnese tra secolari ulivi e gli asini ragusani a rischio di estinzione. Questa è la storia di Chiara Caggiula che nel verde del Viterbese è riuscita a realizzare il suo sogno: mettere su un’azienda agricola di qualità che producesse, tra le altre cose, anche cosmetici di alta gamma a base di olio d’oliva e latte d’asina.

Chiara, che ora ha 28 anni, ha deciso nel 2013 di lasciare Milano e i suoi genitori, il papà consulente del lavoro e la mamma prefetto della Repubblica, per andare ad abitare in un casale di proprietà a Poggio Narnara, campagna nel Comune di Farnese. Qui, grazie agli incentivi che la Comunità Europea metteva a disposizione durante quell’anno per le giovani imprenditrici, ha iniziato la ristrutturazione non solo del casale, ma anche del frantoio occupandosi inoltre della manutenzione di 1200 piante di olivo secolari che il padre negli anni aveva deciso di acquistare dai contadini del posto. Il suo è, come scrive sul sito dell'azienda, ''il progetto di una figlia che nasce dal sogno di un padre''. 

''Comincio la produzione del nostro olio, che fino ad allora, mio padre aveva riservato a parenti, amici e conoscenti – racconta Chiara sulle pagine de Il Giornale -. La scelta monocultivar ci premia praticamente subito con le tre foglie che la guida del Gambero Rosso assegna già, alla prima annata, al nostro olio. E' il miglior battesimo che la mia nuova azienda agricola potesse ricevere. Perché, fin dalle prime spremiture, mi sono imposta di macinare solo le nostre olive. Noi non facciamo i frantoiani, ma i produttori di noi stessi e per mantenere alti gli standard di qualità organolettica non voglio andare al di là dei 1200 ulivi che ci consentono, comunque, una produzione di circa 15 quintali l'anno di olio''.

Avviata con successo l’azienda agricola la giovane Chiara si mette al lavoro per produrre cosmetici con i prodotti d’eccellenza che la terra viterbese le offre: ''Abbiamo voluto testare puntigliosamente tutte le proprietà del nostro olio – continua - e analizzarlo assieme ai tecnici di un laboratorio specializzato per utilizzarlo nella cosmesi con formule che lo abbinassero ad altre materie prime naturali, come ad esempio la bava di lumaca, che arrivano da aziende che producono con la nostra stessa filosofia. E, nel 2015, quando ogni test è stato superato con eccellenti risultati, finalmente ho realizzato che la mia linea di cosmetici con l'olio di Poggio Narnara era pronta''.

Dopo qualche tempo i prodotti cosmetici dell’azienda Poggio Navarra si sono arricchiti anche di un altro ingrediente di bellezza: il latte d’asina ragusana, specie in via d’estinzione. ''Quella del latte d'asina - spiega Chiara - è una storia legata ad un legame profondo con una mia amica che aveva un allevamento d'asine ragusane sul Lago Maggiore e che, un anno fa, ha deciso di smettere. Mi ha proposto di rilevare le sue formule e di continuare l'attività al suo posto. Così, considerato che conoscevo bene i suoi elevati standard qualitativi, anche perché condividevamo lo stesso laboratorio di cosmesi, non ho avuto esitazione ad intraprendere quest'altra avventura e a portare tutto qui, asine comprese. Sono simpaticissime e quindi ci permettiamo di prender loro il latte solo quando gli asinelli hanno raggiunto i sei mesi e hanno completato lo svezzamento. Perché il latte, prima, spetta giustamente a loro. Quando il loro latte non ci basta lo compriamo da aziende che hanno la nostra filosofia produttiva e che, allevando anch'esse asine ragusane, si impegnano a proteggere una razza che rischiava l'estinzione''.






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