ANNO 14 n° 89
Crisi Comune, tregua di Santa Rosa
Marini: “Spero che con l’aiuto della patrona mi torni la volontà di andare avanti”
31/08/2012 - 04:00

VITERBO – Tregua di Santa Rosa in Comune. La crisi può attendere. Una tregua non negoziata ma imposta dal clima che si respira in una città emotivamente sempre più catturata dall’avvicinarsi della festa.

Il trasporto della Mini Macchina del centro storico, il corteo storico, il giro delle sette chiese, il trasporto di Fiore del Cielo, la fiera: queste le cose che in questo momento sono al centro dell’interesse. La crisi in Comune può attendere.

E i “duellanti” se ne sono resi conto mercoledì pomeriggio, quando hanno preferito sotterrare momentaneamente l’ascia di guerra per non continuare a spargere veleni nei giorni più importanti per i viterbesi. E così la proposta di Antonio Fracassini di invalidare le convocazioni dei consigli comunali previsti fino al 7 settembre è stata subito colta come una manna dal cielo. Anche dalle opposizioni.

A qualcuno è sembrato una sorta di miracolo, e in verità, anche valutando la situazione dal punto di vista prettamente politico della (ex) maggioranza, la concomitanza con Santa Rosa permetterà forse di raffreddare gli animi e potrebbe dare un’altra possibilità alle anime del centrodestra di Palazzo dei Priori.

Questa l’apparenza e la scansione dei tempi che a breve termine riporteranno la crisi in Comune sulla scena principale.

Nella sostanza, dietro le quinte, si è messa in moto la diplomazia di tutte le componenti di maggioranza e opposizione per cercare di decifrare la situazione, per capire i margini di ricomposizione o ulteriore scomposizione, per confrontarsi l’un l’altro e chiedersi fin dove sarà possibile spingersi, per studiare le contromosse, per inventarsi proposte alternative, per sottoporre organigrammi o per prepararsi al peggio.

Intanto c’è Santa Rosa e la crisi in Comune può attendere. E c’è anche da dire che in questi giorni la macchina organizzativa del Comune è fondamentale.

Sarà forse per questo motivo che ieri il sindaco ha trascorso praticamente quasi tutta la giornata andando sullo scooter da una parte all’altra della città, per coordinare i preparativi, o magari solo accertarsi che tutto proceda per il verso giusto.

E così durante una sosta, rispondendo alla domanda sullo “stato dei lavori” per risolvere i problemi della maggioranza , sembrava cadere dalle nuvole: “Crisi? – ha detto – Macché! In questo momento c’è solo Santa Rosa”.

Ma non sarà che i giornali in questi giorni sono stati vittime di un’allucinazione collettiva?

“Vede – riprende Marini – quello (della crisi, ndr) è un discorso che va affrontato prendendo in considerazione un insieme di circostanze”.

Si spieghi meglio.

“Ci sono due parametri che dovranno incrociarsi ed essere compatibili tra loro. Da una parte ci sono i miei doveri, che farò per intero e senza tralasciare nulla. Dall’altra c’è la mia volontà, che in questo momento viene meno. Aggiungerei anche la volontà degli altri, che non so se ci sia. Ma in questo momento non c’è la mia. Spero che, con l’ausilio di Santa Rosa, mi torni. Ora c’è solo Santa Rosa”.

Il messaggio alle “controparti” è forte e chiaro: cercate, se volete, di arrivare a soluzioni condivise, altrimenti non sono disponibile.

Non si sa quanto ciò sia dettato dall’amarezza di questi giorni oppure dall’esigenza di rilanciare. Come dire: evviva Santa Rosa!

 

 





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