ANNO 14 n° 109
Crisi, Turchetti (Uil)
lancia appello: ''Basta parole, servono fatti''
16/07/2014 - 15:35

'L'indagine del Sole 24 Ore, che vede in Viterbo la provincia più colpita dalla crisi, è l'espressione di una situazione ai limiti della disperazione. Una situazione tragica cui la politica, in questi ultimi anni, non ha saputo dare risposta. È necessario che tutte le organizzazione di categoria e sindacali facciano squadra e si uniscano per trovare una soluzione e una via d'uscita condivisa prima che sia troppo tardi, prima che il funerale annunciato del nostro territorio diventi morte certa'. A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, Segretario Generale della Uil Viterbo.

'Dobbiamo essere noi i protagonisti della rinascita del nostro territorio – prosegue Turchetti – forze sindacali ed imprenditoriali. E ormai non siamo più soltanto alla fase dell'allarme, in cui si dice 'state attenti, perché la situazione può degenerare', siamo ormai ad un passo dal baratro, ad un passo dal punto di non ritorno. E a testimoniarlo sono diversi rapporti, inchieste, dossier. Dal Sole 24 Ore alla Camera di Commercio. Dalle condizioni di vita di migliaia di lavoratori a famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese. Senza tener conto dei dati sulla cassa integrazione, sempre più drammatici. Cassa integrazione – sottolinea Turchetti – che molti lavoratori stanno aspettando da oltre sei mesi. In attesa di cosa? Probabilmente del licenziamento. Una situazione – conclude Giancarlo Turchetti – che ormai coinvolge tutti e che ci dice, chiaro e tondo, che le parole e le cose dette non bastano più. Servono fatti. Servono cose fatte e progetti credibili da mettere in cantiere in una provincia dove sviluppo e occupazione rischiano di diventare un pallido ricordo del passato'.

 

 







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