ANNO 14 n° 88
Costa Rica ai quarti contro l'Olanda
Battuta la Grecia ai rigori
01/07/2014 - 00:22

Storico Costa Rica batte la Grecia 6-4 dopo i calci di rigori e conquista i quarti di finale ai Mondiali in Brasile. Dopo l’1-1 nei primi 90’ minuti, il risultato non è cambiato nei supplementari. La Costa Rica, in dieci uomini dal 66’, ha segnato tutti e cinque i tiri dal dischetto, mentre la Grecia ha realizzato tre dei quattro penalty calciati. Decisiva una grande parata di Navas sul quarto rigore dei greci.

La Costa Rica era passata in vantaggio con Ruiz al 7’ della ripresa ma era poi rimasto in 10 uomini al 66’ per l’espulsione di Duarte. Al 91’ il pareggio greco con Papastathopoulos. Ai quarti, la rivelazione del Mondiale affronterà il prossimo 5 luglio a Salvador l’Olanda.

La gara, poco spettacolare ma piena di emozioni, a detta di molti era l’ottavo di finale più «scarso» della kermesse iridata e ha confermato le qualità e soprattutto i limiti delle due rappresentative, costruite più per operare in contropiede che per imporre il proprio gioco. In gol, durante i 90 minuti regolamentari, come nel match contro l’Italia, il capitano dei centroamericani Ruiz.

In rete nei minuti di recupero, invece, come già era successo nella sfida decisiva del girone C contro la Costa d’Avorio, l’indomita Grecia, che ha agguantato gli avversari grazie a Papastathopoulos. Determinante, per la rimonta degli ellenici, è risultata la giusta espulsione (per somma di ammonizioni) di Duarte, giunta al 21’ della seconda frazione. Nei rigori decisivo l’errore del greco Gekas, con una super parata di Navas, seguita dalla trasformazione di Umana, che ha dato il via alla festa dei centroamericani.

La Costa Rica di Jorge Luis Pinto, dopo aver mandato a casa gli azzurri e l’Inghilterra, è ripartita col «solito» 5-4-1, con Navas fra i pali; con Gamboa, Umana, Duarte, Gonzalez e Diaz in difesa; con Borges e Tejeda in mediana e con Ruiz e Bolanos larghi, a sostegno dell’unica punta Campbell. Tante le conoscenze italiane, invece, nel 4-5-1 disegnato da Fernando Santos per la Grecia, artefice dell’uscita di scena della Costa d’Avorio di Gervinho. In campo dal primo minuto il romanista Torosidis, l’ex Genoa e Milan Papastathopoulos, l’ex Inter Karagounis e il bolognese Christodoulopoulos. Relegati in panchina, invece, il veronese Moras, il bolognese Kone e i genoani Fetfatzidis e Tachtsidis.

Solo un’emozione nel corso del primo tempo regolamentare: al 37’ Navas ha salvato il Costarica, compiendo un autentico miracolo su una conclusione ravvicinata di Salpingidis, servito alla perfezione da Holebas. Al 7’ della ripresa il gol dei centroamericani, i quali in tutto il match hanno tirato in porta solo una volta. Bolanos, dalla fascia sinistra, ha servito Ruiz e il capitano con un piatto mancino, sporco ma efficace, ha battuto Karnezis. Sembrava fatta per la cenerentola Costarica, ma nel recupero, dopo uno dei diversi miracoli di Navas sul neoentrato Gekas, Papastathopoulos ha realizzato l’1-1. Due minuti dopo l’estremo difensore dei centroamericani ha deviato in corner un colpo di testa insidioso del «fresco» Mitroglou, rimandando tutto ai supplementari.

Al 113’ ancora Navas ha detto no agli ellenici, chiudendo lo specchio a Christodoulopoulos; al 121’ poi il portiere del Costarica si è superato, salvando nuovamente i suoi compagni su tiro ravvicinato di Mitroglou. Per il resto, nonostante la superiorità numerica, si è vista poca Grecia e, inevitabile, è giunta la lotteria dei calci di rigore, che ha dato ragione alla Costa Rica e al suo grande portiere, Navas.

Fonte: La Stampa






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