ANNO 14 n° 88
Contardo e Mancinelli su Mammagialla
Lega: ''La sinistra colpisce pure le carceri, tagli alla polizia penitenziaria''
17/02/2018 - 10:10

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Tiziana Mancinelli, Enrico Contardo, candidati alla Camera dei Deputati per Lega - Salvini Premier:

La legge Madia taglia la pianta organica della casa circondariale Mammagialla ridimensionandola sulle effettive unità di personale in servizio, 343, rispetto alle 415 previste, prima che il governo azionasse nuovamente la sua forbice, in modo, a nostro avviso, piuttosto sconsiderato. Ci chiediamo, infatti, se la manovra abbia tenuto conto dell’effettivo fabbisogno di personale e dei carichi di lavoro di quello in servizio, dal momento che le turnazioni oramai sarebbero fatte quasi ordinariamente di otto ore piuttosto che sei, come dovrebbe essere.

Consideriamo che il numero di detenuti sarebbe pari a quello di altri istituti, come quello di Padova, che hanno, però, una dotazione organica molto superiore. Sono solo alcune delle criticità che abbiamo appreso partecipando all’incontro di ieri tra il personale della casa circondariale e l’Uspp, rappresentata dal segretario generale Giuseppe Moretti, il vicesegretario nazionale Tonino Mancini, il segretario provinciale con delega nazionale Danilo Primi. Condividiamo le loro preoccupazioni in merito alle criticità che affliggono non solo l’organico, ma anche lo stato della casa circondariale Mammagialla, soprattutto riguardo a un ritardo sull’innovazione tecnologica che comprometterebbe un utilizzo più efficiente del numero, sempre più carente, di agenti.

C’è poi la questione sanitaria alla quale è strettamente collegato pure l’aspetto della sicurezza. Emerge un’insufficienza dei medici specialisti, di quelli di guardia, degli infermieri, un’eccessiva rotazione nella graduatoria del personale sanitario che comporta una mancata continuità terapeutica del servizio e la necessità di ricorrere meno alle strutture esterne, aumentando così la sicurezza. C’è poi la numerosa presenza di detenuti psichiatrici trasferiti anche per ordine e sicurezza da altri istituti, di difficile gestione, ai quali vengono erogate solo 20 ore settimanali di servizio psichiatrico. E c’è preoccupazione anche in merito agli ultimi provvedimenti del governo di sinistra che modificano l’ordinamento penitenziario.

La Lega, una volta al governo, eliminerà gli effetti prodotti dalle norme introdotte dalla sinistra come lo ''svuota carceri'' e il ''salva delinquenti'', causa della scarcerazione di diversi detenuti, con conseguente allarme sociale tra i cittadini.

La soluzione al sovraffollamento delle carceri, per noi, non è svuotarle, ma recuperarne e costruirne delle altre. Non condividiamo, quindi, l’ultimo regalo del governo di centrosinistra fatto a chi commette reato, con la modifica dell’art. 4 bis che, nella sua nuova formulazione, riconosce la possibilità di usufruire delle misure alternative alla detenzione fuori della struttura carceraria, anche per delitti per cui prima veniva esclusa una tale opportunità, come l’omicidio, la prostituzione e la pornografia minorile, la rapina aggravata, l’estorsione sempre aggravata, il sequestro di persona a scopo di estorsione, i reati in materia di droga. Dovrà essere il giudice, ora, ad acquisire elementi concreti circa la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva per escludere tali benefici.

Con la sinistra niente carcere pure per chi commette reati con pena fino a 4 anni, solo affidamento ai servizi sociali. Una ''politica'' che ci vede fermamente contrari, poiché, a nostro avviso, incline a minare la sicurezza dei cittadini. La Lega si colloca esattamente sul fronte opposto, e una volta al governo modificherà anche le leggi che hanno depenalizzato una lunga serie di reati, causa di grave allarme sociale. Se il centrosinistra pensa di risolvere il sovraffollamento delle carceri alleggerendo le pene e facendo uscire i detenuti, la Lega vuole mantenere un elevato standard di sicurezza sociale potenziando carceri e polizia penitenziaria, partendo dall’aumento del numero di agenti, l’ammodernamento dei mezzi e delle dotazioni tecniche, nonché di nuovi dispositivi che consentano a tutti gli operatori di lavorare in considerazione anche della loro stessa sicurezza, e non solo per quella della società alla quale prestano il loro pregevole servizio. Prevista, nel programma di Salvini, anche la stipulazione di accordi bilaterali per rimpatrio dei detenuti stranieri.

In attesa che il 4 marzo si concretizzi il nostro auspicio di dare all’Italia un governo più sensibile al bisogno di sicurezza dei cittadini, prendiamo atto, in questo quadro, per noi allarmante, tra alleggerimento delle pene per i detenuti, da un lato, e carenza degli organici della Polizia Penitenziaria dall’altro, costretti ad operare spesso anche con mezzi obsoleti, dell’impegno del direttore di Mammagialla, dottor D'Andria, ritornato a Viterbo dopo 6 anni, che sta cercando di sopperire, per quanto possibile, e di concerto con le OO.SS. rappresentative, alla carenza di personale.






Facebook Twitter Rss