ANNO 14 n° 88
Consiglio provinciale il 5 o il 6 maggio
Sarà la prima riunione con la giunta politica, ormai in dirittura d'arrivo
25/04/2014 - 02:01

VITERBO – Martedì 6, o lunedì 5 maggio, forse in memoria di Napoleone, che proprio quel giorno terminò la sua agonia e ascese al cielo, sezione “imperatori e condottieri”. Invece l’agonia della Provincia di Viterbo tende a protrarsi ancora, magari finché sarà possibile a termine di legge – nel 2015 si arriva alla scadenza della legislatura, poi dovrebbe entrare in vigore la riforma Delrio -, di certo finché l’ente non imploderà.

Perciò in una di queste due date, lunedì e martedì, si terrà il consiglio provinciale: il presidente dell’assemblea Francesco Bigiotti, sentiti i capigruppo, sta decidendo proprio in queste ore il giorno e l’ora X. All’ordine del giorno, per ora, gli argomenti rimasti inevasi, tra il cui il nuovo regolamento della Polizia provinciale.

Già, perché il prossimo potrebbe essere il primo consiglio senza più la giunta tecnica e col ritorno ufficiale di una giunta politica, espressione – più o meno – delle forze di coalizione che ormai tre anni fa portarono a palazzo Gentili Marcello Meroi. Come anticipato da tempo da Viterbonews24.it, infatti, sta per scadere il limite temporale della presentazione delle liste per le elezioni amministrative (oggi). Era questo il riferimento che si erano presi i partiti per elaborare la nuova giunta a cinque da insediare in luogo dei tecnici, quei tecnici che hanno retto la baracca dallo scorso febbraio lasciando ai politici tutto il tempo e il modo – non che servisse loro aiuto: sanno fare benissimo da soli – per litigare.

Ora, scaduto il termine, ecco che i nostri eroi dovrebbero avercela fatta: giunta a cinque, con due rappresentanti del Nuovo Centrodestra, uno di Forza Italia e Udc, e uno di Fratelli d’Italia (che però potrebbe entrare in un secondo momento). La lista dei nomi potrebbe essere sottoposta a Meroi già da lunedì, prima del ponte del 1 maggio. A quel punto le dimissioni dei tecnici sarebbero automatiche, e si andrà in consiglio coi nuovi assessori. Questa è la tabella di marcia che si profila: che poi venga rispettata è tutto un altro discorso, visti i precedenti.





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