ANNO 14 n° 111
Consiglio, nominati i revisori dei conti
Tanzi (presidente), Pinto e Messina
i nuovi componenti del collegio
05/02/2016 - 19:06

di Andrea Arena

Ore 19.43 La minoranza vota contro. Finisce come da previsioni 13-13 e dunque l'anticipazione è respinta. Secondo fonti della maggioranza, questo voto sarebbe un'ulteriore apertura ai sette ribelli del Pd, assenti: ''Non potevamo comunque affrontare un punto così delicato senza di loro. Sarebbe stato interpretato come un passaggio indelicato, proprio ora che la crisi si sta ricomponendo'. consiglio prosegue con altri punti. Si conclude qui invece la diretta di Viterbonews24.

Ore 19.40 Si ricomincia: Treta (Lista civica per i diritti) chiede l'anticipazione del punto 54 all'ordine del giorno, quello sulla decadenza di Moltoni. 

Ore 19.21 C'è da dire che in questa circostanza la maggioranza si è mossa molto bene, anche se in modo spregiudicato. E ora può portare a casa da questo consiglio anche la decadenza di un cconsigliere ostile (Moltoni, appunto). Al suo posto entrerebbe Mecozzi, dato per vicino al sindaco. Un bel colpo, niente male per una squadra ridotts in 13. Ma è troppo presto per ipotizzare certi scenari.

Ore 19.15 Il sindaco prova a mediare: ''Non c'è nessun tranello. Noi vi avevamo proposto di fare i revisori e poi decidere l'ordine del lavori. Voi non avete accettato, ora rinnovo l'invito a sospendere e a decidere insieme come procedere''. Sospensione accolta. 

Ore 19.09 Colpo di scena dopo l'approvazione. Il presidente Ciorba legge una comunicazione della Prefettura: si chiedono aggiornamenti sulla decadenza di Moltoni. La minoranza insorge: ''Dovevate fare questa comunicazione in apertura del consiglio, come prevede il regolamento, non adesso. Siete scorretti. Staremo qui in aula per tutta la notte''. Clima rovente, con accuse pesanti.

Ore 19.05 La nomina dei nuovi revisori è approvata all'unanimità: in  maggioranza votano tutti sì tranne il presidente del consiglio Ciorba, che si appella all'articolo 47 comma 4 (che consente di essere presenti in aula ma di non votare). Lo stesso fa la minoranza. Ugo Tanzi (presidente), Claudio Tanzi e Salvatore Messina sono i nuovi componenti del collegio dei revisori dei conti.

Ore 19 L'emendamento ha parere favorevole e viene approvato all'unanimità.Ora si vota la delibera di nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti.

Ore 18.38 La minoranza sta preparando un emendamento alla delibera, firmata da tutti tranne dal Movimento Cinque Stelle. E' una proposta per ridurre i rimborsi spese dei revisori dei conti. Ma bisogna aspettare il parere di legittimità da parte del ragioniere capo.

Ore 18.24 Michelini: ''Non mi sono dimesso, e non dimettersi è anche una qualità. Magari i viterbesi l'apprezzano, come dicono dei sondaggi nazionali, e indipendenti. Detto questo, mi auguro che la crisi si risolva ma la delibera sui revisori dei conti è una questione che con la crisi non c'entra niente. Io l'avevo votata a dicembre, non è un mio problerma, semmai di chi non l'ha votata''.

Ore 18.06 Tofani ribadisce il pensiero del sindaco, allargando l'apertura: ''Questa cosa sui revisori va fatta. Poi ci vediamo e decidiamo cosa fare, una soluzione insieme la troviamo''. Insomma, la proposta di un inciucio, anche se piccolo''. Per Ubertini e Santucci, invece, prima si decide cosa fare, e poi si vota la delibera sui revisori. Dare soldi per vedere cammello. Santucci la tocca piano, come al solito: ''Del resto questo sui revisori dei conti è un bordello fatto dalla maggioranza''. E mandate a letto i bambini.

Ore 17.55 Ora si manca a chiamare il ragioniere capo Quintarelli per un parere sui rimborsi spese che spettano ai revisori. E' la classica melina.

Ore 17.50. Michelini mette da parte le provocazioni politiche di Santucci: ''Quella delibera è un obbligo di legge, oltre che un atto di responsabilità. Perché parliamo di un organo indispensabile per il funzionamento del Comune. Poi ognuno può decidere secondo coscienza se votare a favore, astenersi, o contro. Poi se vogliamo affrontare l'ordine dei lavori e tutto il resto''

Ore 17.38 Santucci (FondAzione): ''Di cosa parliamo oggi? E' una situazione assurda. Voi non avete i numeri per approvare le delibere che presentate. Siete come quei governi balneari di una volta. Siamo 13 a 13. Voi ci chiedete di votare delle cose, ma noi non possiamo se prima non ci spiegate. Morirete voi, moriremo noi, ma morirà anche la città. La soluzione migliore sarebbe di sospendere il consiglio, fare una riunione dei capigruppo e parlarci''.

Ore 17.34 Finita la lettura della delibera.

Ore 17.09 E' arrivato anche Galati: 13 consiglieri per la minoranza e 13 voti (11 consiglieri, più sindaco e presidente) per la maggioranza. Siamo in perfetta ''pareggianza''.

Ore 17.05 Taborri replica al sindaco: ''Lei dice che non vuole bloccare l'amministrazione: ma stiamo scherzando? Qui è già tutto bloccato: certe commissioni, come la terza, non vengono convocate da sette mesi. Altre sono da mesi senza presidente. La democrazia contempla anche il consiglio comunale, è inutile che lei può fare tutti gli atti e le delibere che vuole, ma la benzina le finirà presto''. Taborri formalizza anche la composizione in consiglio in Conservatori e Riformisti, già ampliamente annunciato.

Ore 17 Intanto Vittorio Galati, il 13esimo consigliere che consentirebbe all'opposizione di pareggiare i 13 della maggioranza non è ancora arrivato. Né si possono arruolare i due ex consiglieri delle passate legislature Antonio Obino e Ottavio Raggi, che pure sono tra il pubblico. Non vale.

Ore 16.56 Ora il sindaco legge alcune comunicazioni al consiglio: roba vecchia, di prima di Natale. Ma del resto il consiglio non aveva avuto più modo di riunirsi.

Ore 16.50 Anche Ubertini chiede lumi sul perché si stia celebrando questo consiglio comunale con 13 consiglieri di maggioranza presenti e 12 (ma Galati sta arrivando, e potrebbe portare i numeri in parità) dell'opposiozione. Michelini replica: ''Non intendo bloccare l'attività amministrativa del Comune, abbiamo delle pratiche urgenti da approvare, come quella sui revisori dei conti. Perciò si tiene il consiglio di oggi, in convocazione. Sulla crisi parlerò quando sarò opportuno, e dirò tutto''. 

Ore 16.48 Ci prova Taborri (Gruppo Misto), interrogando il sindaco: ''Ci spieghi cosa sta succedendo nella sua maggioranza, sindaco''. Il presidente Ciorba lo blocca: ''Oggi non sono previste interrogazioni, consigliere''.

Ore 16.42 E infatti, si comincia. Il presidente Ciorba ricorda le celebnrazioni di gennaio: bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, giornata della memoria, e quella di domenica prossima, il giorno dei ricordi. ''Non esistono morti di serie A e di serie B''. Si fa un minuto di silenzio.

Ore 16.38 Primo appello. Ad occhio ci sono i numeri per iniziare. C'è anche Filippo Rossi (Viva Viterbo), accolto da un ironico ''evviva Santa Rosa'' dai banchi della minoranza.

La giornata. Terzo consiglio comunale in una settimana, roba da record. Peccato che i primi due - quello di martedì e quello di ieri, prima convocazione - non si siano tenuti per la mancanza del numero legale. Nel primo caso fu la minoranza a far mancare il numero, ieri è toccato alla maggioranza. Oggi dovrebbe (condizionale d'obbligo) essere la volta buona, visto che per rendere valida la seduta basta la presenza di 11 consiglieri più il sindaco. Dunque la maggioranza potrebbe farsi il consiglio da sola. Scontata invece l'assenza dei sette consiglieri ribelli del Partito democratico.

Il punto più urgente all'ordine del giorno è il ritiro in aututela della delibera del 17 dicembre scorso, l'atto cioè che bocciò la nomina dei revisori dei conti, e la conseguente nomina dei nuovi tre componente del collegio degli stessi revisori.





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