ANNO 14 n° 89
Conservazione delle foreste, domani il convegno all'Unitus
A partire dallee 9,30 a Santa Maria in Gradi
09/12/2019 - 11:06

VITERBO - Si parla spesso di tutela ambientale, di conservazione delle specie animali e vegetali ma troppo spesso senza una vera cognizione scientifica. Ed è per tale motivo che martedì 10 dicembre, nell’Aula Magna dell’Università di Viterbo, a Santa Maria in Gradi, l’argomento verrà affrontato da docenti, tecnici e ricercatori del settore in un incontro che durerà l’intera giornata.

Negli ultimi anni si stanno proponendo, sempre con maggiore insistenza, cambiamenti importanti nella cultura forestale. Ad esempio non vi è più una precisa distinzione gestionale tra boschi di protezione e di produzione; si pongono sullo stesso piano descrivendoli come approcci colturali diversi, ceduo e fustaia; si propongono pratiche assurde come il fuoco prescritto per cercare di prevenire un problema la cui soluzione va ricercata nella sfera sociale ed economica; si è arrivati addirittura a sostenere che il ceduo rappresenta la migliore difesa contro il dissesto idrogeologico e a proporre le biomasse forestali come soluzione importante per vincere le sfide energetiche.
 La conseguenza di tutto ciò è stata l’approvazione, lo scorso anno, di un decreto legislativo, il cosiddetto Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, colmo di concetti incompleti, ecologicamente e biologicamente errati, confusi e contraddittori. Viene così introdotto lo stato di bosco abbandonato che richiede una gestione attiva – ossia taglio - per accompagnare il Paese verso uno sviluppo sostenibile negando giuridicamente il concetto stesso di ecosistema forestale.

Questo incontro, che segue il seminario sulla conservazione della biodiversità forestale del 3 dicembre u.s., si pone l’obiettivo di fissare alcuni punti fondamentali per una strategia forestale nazionale capace di rispondere efficacemente agli Accordi internazionali e, allo stesso tempo, di approfondire il dibattito scientifico e culturale sul futuro delle nostre foreste al fine di garantire alle generazioni future i molteplici e spesso non misurabili benefici che esse possono offrire.

 

 






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