VITERBO - Si è svolta questa mattina, 27 gennaio, la cerimonia per la consegna delle onoreficenze ai familiari dei prigionieri della seconda guerra mondiale. Presenti il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri,il Questore, il presidente provinciale Nocchi, il Comandante della Guardia di Finanza Pecoraro e il Sindaco Arena.
Hanno ritirato le onoreficenze figli e nipoti dei prigionieri. In mattinata è stato deposto un mazzo di fiori presso la lapide davanti alla casa dove vivevano i deportati ebrei.
BASILE FRANCESCO RITIRA IL NIPOTE
Luogo Cattura RODI GRECIA 08/09/1943 -12/02/1944
Disarmato a seguito dell’ armistizio , rimase alcuni mesi a Rodi in campo non definito.
Da testimonianze i circa 340000 italiani internati subirono pressioni e ricatti per aderire alla RSI. Rifiutando, fu tra loro che furono destinati a trasporti su navi verso la prigionia.
Con altri 4200 perì sul Piroscafo Oria che partito da Rodi l 11/02/1944 naufragò il giorno successivo 12/02/1944 per una tempesta schiantandosi contro la piccola Isola di Patroklou ( GRECIA) .
Causa le inumane condizioni di carico stipati nella stiva pochissimi sopravvissero Francesco Basile scomparve in tale circostanza.
CECCHINI ALESSANDRO RITIRA IL FIGLIO CECCHINI LIVIO .
Soldato della 7^ compagnia Sanità , partì da Firenze il 10 settembre del 1942 per il fronte Greco-Albanese.
Prestò servizio nell'ospedale militare di Elbasan e il 9 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi.
Trasportato con treno merci in Bulgaria e imbarcato su barconi per il fiume Danubio fino in Germania,
fu internato a Norimberga nello stalag XIII D, dove venne impiegato allo sgombero macerie.
Durante un bombardamento americano che durò più di 2 ore, si salvò insieme ad altri militari italiani
rifugiandosi in una pineta.
A causa di una sentinella tedesca, che lo accusò di essere una spia, in quanto mio padre stava contrattando con un prigioniero di un campo adiacente a quello italiano, la vendita del suo orologio in cambio di patate, fu inviato al lavoro coatto in una fabbrica di mattoni (che lui chiamava Heltesdolf).
Fu liberato dagli americani nel mese di aprile 1945 e il 13 luglio 1945 rientrò in Italia, dove purtroppo non poté riabbracciare sua madre in quanto deceduta a causa del bombardamento americano di Vejano, il 5 giugno 1944.
TENENTE MEDICO LEONARDO COCUCCI
Nato a Baranello (CB) il 26 Ottobre 1913
Richiamato alle armi nell’Aprile del 1941 mentre svolgeva le funzioni di medico interino a
Castiglione in Teverina e destinato al Reggimento Cacciatori d’Albania.
Catturato il 16 Settembre 1943 a Monastir in
Albania.
Internato nei Campi di concentramento di
Lemberg, Deblin, Stryj, tutti in Ucraina, dal Settembre 1943 all’Aprile 1944, e quindi nel Campo di Hemer in Germania dall’Aprile 1944 al
Giugno 1945, quando fu liberato dalle truppe
Americane.
Rientrato in Italia il 1° Luglio 1945, dal Novembre del 1945 al 1979 ha esercitato la professione medica a Civita Castellana
PENNESI IRENIO ritirano le FIGLIE
Luogo internamento SPANDAU BERLIN 12/09/1943 -01/10/1945
Pennesi Irenio, non parlava volentieri del periodo da internato che è durato dal 12 settembre
1943, giorno della cattura da parte delle truppe tedesche, al 12 ottobre 1945, giorno del rimpatrio.
Rientrato in Italia è stato ricoverato presso l' ospedale della C.R.I. per una scheggia che aveva all'interno di
una gamba e da lì trasferito all'Ospedale 'Putti' di Bologna, dove è restato per un anno e quattro mesi.
E' tornato a casa il 23 febbraio 1947
Porciani Andrea nato a Vitorchiano (VT) il 23/08/1920
Luogo BIRKENAU 08/09/1943 - 01/05/1945
RITIRA per la figlia PORCIANI ROSA MARIA LA NIPOTE DE SANTIS ANNA